Furto venatorio e uccellaggione illegale, una denuncia. L’uomo, marocchino, residente nel Novarese denunciato dai carabinieri Forestale
Furto venatorio, uccellagione illegale e maltrattamenti di animali: con queste accuse un cittadino marocchino residente in provincia di Novara è stato denunciato dai carabinieri della stazione Forestale di Nebbiuno. In conclusione di un’indagine complessa i militari sono arrivati ad identificare l’uomo e la sua abitazione. Nell’orto accanto a casa hanno trovato una rete per uccellaggione già stesa, mentre altre 5 sono state trovate in un garage insieme a due trappole per passeri, 25 gabbie per uccelli e materiale vario per la cattura di piccoli volatili. Inoltre, all’interno di due piccole gabbie sono stati trovati due cardellini in pessime condizioni. L’uomo non risultava titolare di licenza di caccia né di alcuna autorizzazione all’esercizio dell’attività di cattura di uccelli con reti. “La cattura di uccelli con reti – spiegano dalla Forestale – è consentita solo per fini scientifici, al personale abilitato, e sempre condizionatamente al rilascio degli esemplari immediatamente dopo la cattura. Nell’esercizio dell’attività venatoria l’utilizzo delle reti invece è sempre e comunque vietato”. Tutto il materiale è stato sequestrato e l’uomo denunciato alla Procura di Novara per i reati di furto aggravato ai danni dello Stato (furto venatorio), maltrattamento di animali (per le pessime condizioni di mantenimento dei due cardellini ritrovati) ed esercizio abusivo di uccellagione. Il sequestro è stato convalidato nei giorni scorsi. “La pratica della cattura di uccelli canori a scopo commerciale – sottolineano dalla Forestale – è purtroppo ancora molto diffusa. Oltre alle violazioni di legge, queste attività illegali producono anche gravi sofferenze agli animali ed un depauperamento incontrollato di fauna selvatica”.