Anche il Comune di Novara ha aderito all’appello del Ministro per i Beni Culturali Franceschini per ricordare la figura di Khaled al Asaad, l’archeologo siriano decapitato lo scorso mercoledì dall’Isis a Palmira.
Le bandiere degli edifici culturali cittadini sono state poste a mezz’asta in segno di lutto.
“E’ un piccolo gesto – dice l’Assessore alla Cultura Paola Turchelli- che è tuttavia doveroso nei confronti di una persona che ha pagato con la vita il solo essere uomo di cultura”.
Khaled al Asaad, 81 anni, era uno studioso di fama internazionale e per più di 40 anni è stato responsabile del sito archeologico di Palmira, uno dei più preziosi e suggestivi del mondo. Nonostante gli amici lo avessero sconsigliato, l’anziano studioso, ha voluto rimanere accanto alle rovine antiche per le quali aveva speso una vita. Catturato e torturato è stato decapitato dai miliziani dell’Isis sulla pubblica piazza, proprio davanti al museo che aveva diretto.
Una barbarie che non trova giustificazione alcuna se non nella follia distruttrice degli jihadisti, anche se molti siti d’informazione suggeriscono anche che i miliziani dell’Isis volessero da Asaad informazioni circa alcuni presunti nascondigli segreti dove sarebbero stati salvati reperti di valore, per rintracciarli e rivenderli al mercato nero.