A tutti i novaresi, il nostro augurio di un Natale il più possibile sereno
La redazione di Buongiornonovara augura a tutte le famiglie novaresi, più o meno colpite dagli effetti della pandemia, qualche ora di serenità, in un Natale che non dimenticheremo.
Lo avrete già sentito o letto da qualche parte: è innegabile che quelle che stiamo vivendo, saranno festività quanto meno particolari. Il nostro pensiero va innanzitutto a quelle famiglie che in questo 2020 hanno perso un loro caro, senza neppure poterlo confortare nel momento dell’addio. Pensiamo poi a coloro che in questo Natale saranno pervasi dalla preoccupazione per il proprio lavoro o per la propria attività. Negozianti, commercianti, professionisti, ristoratori, operatori a vario titolo nel settore dell’intrattenimento, del turismo, della cultura; duramente colpiti dagli effetti a medio e lungo termine della pandemia.
Pensiamo anche a medici ed infermieri ed alleloro famiglie, a tutto il personale sanitario che oltre a ritrovarsi improvisamente in trincea, ha dovuto sacrificare persino i propri affetti, in molti casi, operando non certo nelle migliori condizioni e senza ricevere adeguate ricompense personali e professionali.
Per contraltare, pensiamo anche invece a chi dal momento dell’emergenza sanitaria, ha dovuto lavora come e più di prima, spesso in condizioni di sicurezza precaria, e questo per assicurare a tutti noi beni e servizi di prima necessità. Anche per questi lavoratori e le loro famiglie, la pandemia a stravolto la vita e non certo in meglio.
Il covid non è solo una patologia indotta da un virus, ma un cancro che ha attaccato la nostra società nei fondamenti, arrivando a minare i nostri affetti e persino le nostre libertà personali.
Per tutti questi motivi la redazione di Buongiornonovara, augura a tutti i propri lettori, un Natale il più possibile sereno, guardando a tutti quegli esempi di speranza che pure ci sono. A partire da coloro che la malattia l’hanno superata, passando per i tanti, tantissimi, che non si sono arresi alle difficoltà e stanno lottano per tenere aperta la serranda di un negozio, di un bar, di un piccolo ristorante, come pure a quei dipendenti che non sanno cosa succederà, quando finirà il blocco dei licenziamenti.
A tutti voi lettori, il nostro più sentito Buon Natale!