Abusi sulla figlia, condannato a 9 anni. L’uomo, quarantenne, era accusato anche di maltrattamenti alla moglie
Maltrattamenti a moglie e figlia, ma, a rendere, se possibile, ancora più drammatica questa storia che si è consumata tutta tra le pareti di casa, anche abusi sessuali sulla figlia che, secondo l’accusa, erano iniziati quando la ragazzina frequentava ancora le scuole medie ed erano proseguiti per sette anni. L’uomo, italiano, quarantenne residente in città, è stato condannato a 9 anni di reclusione (il pubblico ministero ne aveva chiesti 15). La ragazza era stata ascoltata con la formula dell’incidente probatorio, e non è mai stata presente in aula; i suoi pensieri, le sue angosce non le aveva mai confidate né alla madre né alle amiche ma le aveva messe nero su bianco e affidate alle pagine di un diario; lo stesso diario, che insieme ad altra documentazione, era stato sequestrato il 31 gennaio in quell’appartamento dai poliziotti al momento dell’arresto e dell’esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere disposta dal gip. E da quelle pagine era emersa una storia fatta di violenze, botte e “controlli”. Ma per il padre, ascoltato in aula, era la ragazza che era morbosamente attaccata a lui, lo cercava, lo chiamava di continuo, era gelosa. Nel corso del dibattimento è stato ascoltato anche un ex fidanzato della ragazza. “Quando ha capito che avevamo una relazione – ha detto – ha fatto di tutto per intromettersi. Leggeva i suoi messaggi, mi chiamava per dirmi di lasciar stare sua figlia. Mi ha anche minacciato di morte”. “Io, padre padrone? – ha detto davanti ai giudici – No, c’erano delle regole e le regole, come le leggi, vanno rispettate”. Lui, così ha sostenuto, non vedeva di buon occhio la relazione che la figlia aveva con il fidanzato, per questo si arrabbiava. Oltre alla condanna i giudici del tribunale di Novara hanno disposto, a pena espiata, la misura della sorveglianza speciale per due anni, e una provvisionale di 5mila euro per la moglie e 50mila per la figlia, mandando alla sede civile la quantificazione del risarcimento del danno. Il difensore ha preannunciato appello.