Inaugura oggi e rimarrà allestita sino al 26 aprile la mostra personale di Valentina Beia “Proiezioni”, che ha per tema una riflessione sul mondo femminile. Si tratta del secondo appuntamento dedicato a questo argomento organizzato dalla Fondazione Novara Sviluppo in collaborazione con Dipartimento di Scienza del Farmaco e Contemporary DidArt Lab.
Il primo appuntamento, “Rosso Ponceau”, ha raccontato il mondo della ricerca spiegando il ruolo delle ricercatrici, custodi della nostra salute e del nostro futuro.
Ora questo nuovo evento che parla ancora della donna, nella sua essenza femminile, attraverso l’arte, sviluppando il progetto artistico della start up della novarese Emanuela Fortuna, premiata nell’ambito dei Bandi Innovazione dello scorso anno: Contemporary DidArt Lab.
Attraverso gli scatti di Valentina Beia “Proiezioni” è un omaggio alla femminilità.
“Volevo raccontare la bellezza – dice Valentina – attraverso le immagini di donne che sono state icone del loro tempo: donne che sono l’essenza stessa della femminilità come Marilyn Monroe o Brigitte Bardot. Immagini che proietto sul corpo di una modella di una bellezza più contemporanea… Questo non per fare raffronti o dare giudizi, ma per significare che comunque gli standard di oggi discendono da quelli del passato che in qualche modo in essi si proiettano”.
Cinema, fotografia e di nuovo scienza… Infatti la mostra sarà corredata da proiezioni di video con didascalie realizzate da Elisa Macera, psicologa e psicoterapeuta in formazione ad orientamento psicoanalitico.
Un percorso multidiscidiplinare, insomma, che premia l’inventiva e la creatività novarese, ancora una volta ricca di spunti interessanti di riflessione.
L’artista Valentina Beia:
Valentina nasce a Novara nel gennaio 1991 da una famiglia di Artisti. Cresce circondata da persone creative, musicisti, pittori, scrittori, e sviluppa fin dalla tenera età una grande passione per l’arte nelle sue più svariate sfaccettature. A 7 anni scopre il mondo della fotografia analogica, passione nata come un gioco, che col tempo è cresciuta fino a volerla far diventare un lavoro. A 16 anni inizia collaborazioni con studi fotografici di Novara, parallelamente allo studio presso la scuola Albe Steiner di Torino, presso la quale diventa Tecnico della Produzione dell’immagine fotografica. Ad oggi è una fotografa freelance, che si occupa dei più svariati campi: dal reportage ai fashion book, dai matrimoni allo still life. Organizza laboratori tematici per aiutare a sviluppare un senso estetico del tutto personalizzato, oltre a tenere lezioni sulla tecnica fotografica di base, individuali o collettive. Porta avanti progetti personali che si distaccano dall’ideale di fotografia puramente estetica e vanno ad indagare su un aspetto più psicologico, concettuale.
“Mi piace vivere quello che fotografo. Credo nel potere dell’immagine e la sua importanza nella cultura. Di oggi, di ieri, e di domani. Quello che ho sempre cercato di fare, con la mia macchina fotografica, è stato crearmi un punto di vista del tutto personale e trovare il giusto canale per trasmetterlo alle persone. Perché la fotografia è questo: un punto di vista.”
“Proiezioni” è una riflessione. Quello che sono oggi lo devo a mia madre, a mia nonna. Agli amici, agli amori. A chi ha percorso con me ogni passo della mia vita, a chi ne ha fatto parte solo per un piccolo tratto. Mi sono riconosciuta in queste persone, ne ho tratto spunto, le ho idealizzate, e mi sono “formata” in quanto donna grazie agli insegnamenti che sono derivati da ogni lezione che mi hanno più o meno volutamente insegnato. Mi piace pensare di essere la Proiezione di tante persone che hanno contribuito a fare di me quel che sono e che voglio diventare”.