NOVARA • Un “codice etico” per normare la presenza dei consiglieri comunali e di esponenti pubblici sui social e in rete. Lo ha proposto oggi in commissione consiliare il capogruppo di “Io Novara”, Daniele Andretta. Da tempo, a Novara, si discute, spesso in modo anche animato, del tema social, alla luce di fatti sopravvenuti negli ultimi mesi e che vedono come protagonisti, spesso, anche eletti a Palazzo Cabrino. “Gli amministratori dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio – ha esordito Andretta – E invece, a volte, si ritrovano “leoni da tastiera”. Come in uno degli ultimi casi che mi hanno segnalato: una consigliera di maggioranza ha scritto sul suo profilo Facebook che entro due anni il Sindaco creerà 2000-2500 posti di lavoro. Un consigliere, quando scrive, anche sui social, deve intanto essere consapevole dell’eco che può ottenere. Dobbiamo ritrovare l’etica politica e non ci devono essere più scuse per nessuno”.
Nella stessa direzione, l’assessore Mario Paganini e il presidente della commissione Maurizio Nieli che, in apertura, ha letto un documento finalizzato a stimolare ad una maggiore attenzione negli interventi in rete che assumono anche carattere istituzionale quando è un consigliere a scriverli.
“Linee guida di carattere etico per i consiglieri comunali – ha aggiunto Paganini – Le tensioni che in rete si creano vanno abbassate con modalità specifiche”.