«Niente appalti, niente progetti, niente lavori: a Novara, tutto è fermo». Lo dichiara Davide Bellé, Presidente del Collegio dei Costruttori Api Novara, Vercelli e Vco: «Non si sta muovendo niente, nemmeno la manutenzione minima viene fatta, ed è chiaro che il settore è in sofferenza».
L’edilizia, in provincia di Novara, è il settore che maggiormente risente della crisi economica: non solo non si costruisce più, ma nemmeno si vende. «Segnali di ripresa? Quasi nulli – spiega il direttore di Api, Paola Pansini – Crescono leggermente le esportazioni in mabito metalmeccanico e chimico, ma sono timidissimi segnali». Nulla di strutturato dunque: «Le categorie più sofferenti sono quelel dei costruttori, come detto, insieme a quelle dei metalmeccanici terzisti: quandi si dice questo, si pensa che siano singoli artigiani. in realtà ci sono imprese con 15 – 20 dipendenti. Loro, la crisi, la stanno sentendo in modo davvero pesante».
A Novara il tema delle aree industriali non affascina l’Api: «Abbiamo già dei capannoni vuoti a San Pietro e Biandrate. Capiamo l’imprenditore, ma ci sono già aree destinate alla logistica e all’industria. Perchè crearne di nuove di punto in bianco? Inoltre, nei prossimi due anni è prevista per legge la riduzione del 50% di edificabilità rispetto alla capacità edificatoria del Comune negli anni precedenti». E se mettiamo insisme il fatto che a Novara si costruisce sempre di meno e che parallelamente in questo caso ci sono 100 ettari di terreno da tradurre in edificabile, quella delle aree industriali si configura come una vicenda piuttosto complicata.