Applicata la “norma Willy”: divieto di accesso ai locali pubblici per due soggetti violenti
Entrambi i provvedimenti emessi con procedura d’urgenza, per scongiurare eventuali nuovi episodi di violenza.
Comunicato Stampa ricevuto dal relativo Ufficio della Questura di Novara, che pubblichiamo integralmente:
Il 23 gennaio 2023 sono stati emessi dal Questore della provincia di Novara, due provvedimenti relativi al divieto di accesso a pubblici esercizi ai sensi della normativa emessa in materia di sicurezza dei centri urbani per la prevenzione di disordini nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento, la cosiddetta “norma Willy”, una sorta di “daspo per la movida”, che prende il suo nome a seguito del barbaro pestaggio costato la vita al giovane Willy Monteiro Duarte, pestato a morte nella notte fra il 5 e 6 settembre 2020.
Entrambi i provvedimenti sono stati emessi con procedura d’urgenza in quanto legati ad episodi di violenza che hanno reso necessaria l’immediata emissione di una misura idonea a scongiurare il ripetersi di ulteriori, analoghi fatti delittuosi.
Nello specifico, un provvedimento è stato emesso a carico di un cittadino italiano pregiudicato che si è reso responsabile di un’aggressione nei confronti di più persone all’ingresso di un locale ubicato in Corso della Vittoria ed aperto anche in orario notturno.
Un secondo provvedimento è stato emesso nei confronti di un uomo che ha aggredito gli avventori e i dipendenti di un locale di Oleggio brandendo una bottiglia: nella fattispecie lo stesso commetteva anche il reato di atti persecutori nei confronti di una barista.
La cosiddetta “norma Willy”, innalza la multa da 309 a 2.000 euro e la reclusione, in caso di ferimenti o decessi a seguito di rissa; da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni. Il daspo consiste nel divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi per i protagonisti di disordini o atti violenza e a “soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope”.