La maggioranza ci riprova e convoca il consiglio comunale il 23 maggio. All’ordine del giorno il “Rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 e relativi allegati: esame ed approvazione”, ossia il bilancio consuntivo.
Dopo la brutta figura di lunedì, dunque, dopo il rischio di essere commissariati, per la prima volta nella storia, a venti giorni dalla elezioni, a Palazzo Cabrino si richiama nuovamente all’ordine (si fa per dire, visto che l’ordine le ultime volte non è stato per niente rispettato) il consiglio comunale per discutere un odg centrale nella gestione amministrativa di un ente locale.
La maggioranza lunedì ha fatto mancare il numero legale, motivando la scelta di abbandonare l’aula con la volontà di far risparmiare ai Novaresi il gettone di presenza dei singoli consiglieri. Fatto sta che, se fosse iniziato il consiglio, non ci sarebbero stati i numeri per approvare il bilancio.
La questione è stata immediatamente sottoposta al Prefetto che avrebbe potuto optare per il commissariamento del Comune di Novara. Ma, come anticipato dalle stanze di Palazzo Natta, non c’erano i tempi necessari per arrivare alle elezioni amministrative, cosa che ha di fatto impedito di intraprendere la strada del commissariamento.
Lunedì, sempre che si riesca a riunire un numero sufficiente di consiglieri, si porterà in aula un bilancio consuntivo il cui iter si rivela decisamente travagliato, tra tentativi di “golpe” (le tre variazioni che la giunta avrebbe voluto introdurre in consiglio) e defezioni da parte dei consiglieri stessi (i rappresentanti de “La Città in Comune” avevano annunciato la propria assenza dall’aula).