Novara – In occasione del 172° anniversario della Polizia di Stato, celebrato pochi giorni fa con una festa al Castello di Novara, sono stati resi noti alcuni dati relativi all’attività nel corso del 2023.
L’attività di controllo del territorio è svolta, come noto, dall’U.P.G.S.P. della Questura che, attraverso la Sala Operativa e le Volanti, è l’ufficio che presta attività di primo intervento al cittadino, sia in termini di prevenzione che di repressione dei reati, svolgendo servizi di controllo del territorio ed intervenendo nell’immediatezza in caso di commissione di reati.
Nel periodo compreso tra il 01.04.2023 ed il 31.03.2024 sono state effettuate le seguenti attività, che segnano tutte un aumento in termini di rendimento:
- Soggetti identificati: 31648(stesso periodo ‘22/23 – 28487)
- Veicoli identificati: 12041(stesso periodo ‘22/23 – 9028)
- Soggetti denunciati: 432(stesso periodo ‘22/23 – 503)
- Soggetti arrestati: 58(stesso periodo ‘22/23 – 71)
- Denunce presentate: 1497 (stesso periodo ‘22/23 – 1536)
I tre reati denunciati con più frequenza sono i furti (508), le truffe (168) e i danneggiamenti (125).
Tra i tanti interventi svolte in questo anno possiamo ricordarne alcuni, segnale di un’attività a 360° svolta nel segno della prevenzione e repressione di tutte le fenomenologie criminali espresse sul territorio:
- L’arresto in flagranza per omicidio del ragazzo che nel maggio 2023 aveva accoltellato presso un esercizio commerciale di sant’Agabio un connazionale per questioni sentimentali.
- L’arresto in flagranza dell’uomo che, dopo una lite con tre ragazzi stranieri, aveva aperto il fuoco con una pistola sempre nel quartiere di sant’Agabio nel mese di luglio del 2023.
- Il salvataggio, nel mese di luglio, di una donna che, nel tentativo di togliersi la vita, si era gettata dal balcone del terzo piano, afferrata al volo dai due agenti intervenuti.
- Il salvataggio di un uomo e del suo cane da parte di due agenti intervenuti nell’abitazione in fiamme a seguito di incendio in via Generali nell’agosto 2023.
Settimanalmente, inoltre, vengono effettuati servizi straordinari di controllo del territorio, attraverso l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte che, insieme alle pattuglie della Squadra Volanti, svolgono servizi di controllo nelle zone particolarmente sensibili, nei vari locali del centro e della periferia cittadina ed in alcuni comuni della provincia.
Relativamente a questo ultimo punto, nell’intero anno 2023 sono stati svolti 52 servizi c.d. “Alto impatto”, e nei primi tre mesi già 12.
In materia di polizia giudiziaria, nel periodo di riferimento, ovvero da aprile 2023 a marzo 2024 la Squadra Mobile di Novara ha eseguito 69 misure detentive tra arresti in flagranza di reato e misure cautelari detentive e 70 persone sono state denunciate. Nello specifico:
- 9 arresti (arresto in flagranza di reato, misure cautelari detentive) e 11 indagati per i reati connessi alla criminalità straniera o organizzata
- 20 arresti (arresto in flagranza di reato, misure cautelari detentive) 13 indagati per reati contro la persona
- 21 arresti (arresto in flagranza di reato, misure cautelari detentive) e 42 indagati per reati contro il patrimonio
- 22 arresti (arresto in flagranza di reato, misure cautelari detentive) e 4 indagati per reati in materia di stupefacenti e del crimine diffuso
Di seguito si delineano le più importanti attività divise per sezioni:
SEZIONE CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E STRANIERA
La 1^ sezione ha esperito un’attività investigativa nel mese di maggio 2023 finalizzata all’identificazione di due uomini italiani che, in vari distinti episodi, utilizzando delle armi da fuoco calibro 22, avevano danneggiato alcune abitazioni e attività commerciali della zona Ovest di Novara. Al termine dell’attività investigativa venivano identificati e segnalati all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui agli artt. 703 e 635 c.p.; ad uno di questi veniva altresì sequestrata una carabina marca CZ calibro 22LR.
L’attività della sezione è sempre concentrata anche sull’analisi del fenomeno connesso all’immigrazione clandestina e al favoreggiamento di quest’ultima da parte sempre spesso di gruppi criminali stranieri e nostrani.
L’attività delegata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, in merito allo sbarco dei migranti in territorio italiano e più precisamente sulle coste siciliane, recuperati in acque internazionali delle imbarcazioni ONG “Open Arms” e “Ocean Viking”, ha permesso di indagare 5 persone colpevoli del reato di ingresso e soggiorno illegale sul T.N.
Inoltre, il monitoraggio del flusso migratorio di minori non accompagnati che, quotidianamente si presentano presso la Questura di Novara, ha fatto sì che l’attenzione degli investigatori si incentrasse sul predetto fenomeno.
Alla luce degli accertamenti e dell’attività d’indagine esperita è stato appurata la responsabilità di un cittadino straniero ritenuto responsabile del reato di truffa ai danni della P.A. finalizzato a conseguire erogazioni economiche a fronte della permanenza illegale del minore su. T.N..
Altra attività investigativa intrapresa per contrastare il fenomeno delle irregolarità commesse nell’ambito dei contratti di lavoro di persone straniere, ha permesso di deferire all’ A.G. due persone colpevoli del reati di contraffazione o alterazione dei documenti previsti (visto di ingresso o reingresso, proroga del visto, permesso di soggiorno, contratto di soggiorno, carta di soggiorno) – Utilizzo dei suddetti documenti contraffatti o alterati al fine di far ottenere il relativo permesso di soggiorno per lavoro subordinato domestico ad altrettante persone.
Infine gli agenti della sezione hanno dato esecuzione a 9 ordini di carcerazione a carico di altrettante persone a seguito dell’emissione dei predetti dispositivi emessi da altrettanti Tribunali radicati in tutto il territorio nazionale.
SEZIONE REATI CONTRO LA PERSONA
Con riferimento al secondo dato, ossia i reati contro la persona, dove sono ricompresi anche i reati in materia di codice rosso, si registra una cifra numerica in lieve aumento: difatti da Aprile 2022 ad Aprile 2023 veniva registrato un numerico di 74 casi contro gli 84 casi da Aprile 2023 ad Aprile 2024.
Tra le varie indagini di maggior rilievo è possibile ricordare quella inerente l’omicidio di un uomo magrebino avvenuto nel quartiere di “Sant’Agabio” nell’aprile dello scorso anno dove a seguito di tempestiva attività investigativa, a seguito del primo intervento effettuato dalle Volanti, inerente alla visione delle telecamere di sorveglianza del comune e dell’escussione a sommarie informazione dei testimoni si riusciva a raccogliere tutti gli elementi probatori che consentivano l’applicazione di una misura cautelare custodiale a carico dell’autore del reato.
Inoltre nel mese di settembre 2023, la Sezione riusciva ad identificare in breve tempo tre minorenni autori di un tentato omicidio ai danni di un loro coetaneo avvenuto nel locale quartiere di “San Martino” presso il parco del Valentino. Anche in questo caso la tempestività dell’attività investigativa ha permesso di raccogliere numerosi elementi probatori a carico dei tre ragazzi circostanze che hanno permesso di applicare ai tre il fermo di P.G.
Un cenno infine agli odiosi reati in materia di codice rosso: la particolare prontezza, preparazione e sensibilità degli investigatori ha permesso di arginare e porre fine a gravissimi episodi di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori in danno per lo più di donne. Non dimentichiamo mai che in un contesto familiare litigioso spesso i bambini sono a loro volto la maggiori vittime “silenziose”.
Il lavoro svolto da una pronta risposta anche a loro. Infatti i 13 indagati, gli 8 arresti e le 12 esecuzioni delle ordinanze di carcerazione per pena definitiva sono per lo più in questo ambito.
Il lavoro degli agenti ha permesso di attuare alcune misure cautelari nei confronti dei rei, come ad esempio il “Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa” poiché resisi responsabili di atti persecutori (c.d. “stalking”) o di maltrattamenti contro familiari o conviventi.
Nello specifico sono stati eseguiti 3 fermi di P.G., 3 custodie cautelari in carcere, 2 custodie cautelari degli arresti domiciliari e 12 esecuzioni di ordini di carcerazione. Inoltre sono stati eseguiti 5 divieti di avvicinamento alla P.O., 4 allontanamenti dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento alla P.O.
SEZIONE REATI CONTRO IL PATRIMONIO
Per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, il frutto di una accurata conoscenza e costante presenza sul territorio ha permesso di trarre in arresto 21 persone e indagarne altre 42 a vario titolo.
Nello specifico si evidenzia che la costante presenza sul territorio degli agenti ha permesso di trarre in arresto, nella flagranza del reato di furto pluriaggravato, commesso ai danni di un novantenne all’interno di un supermercato, quattro cittadini extracomunitari, di cui tre irregolari sul T.N., domiciliati nel capoluogo meneghino.
Inoltre l’attenzione rimane sempre alta sui reati, di tipo predatorio, commessi ai danni di giovani ragazzi, da loro coetanei. Infatti, a seguito di articolate attività investigative, si riusciva ad individuare, a vario titolo, sei minorenni per i quali veniva emessa ed eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per vari titoli di reato contro il patrimonio e la persona.
Sempre per quanto riguarda le rapine commesse ai danni di ragazzi minorenni si segnala che. in seguito ad una rapina perpetrata a due ragazzi minorenni nel corso della quale veniva asportata una collana d’oro, successive e immediate indagini investigative hanno permesso di rinvenire la refurtiva e di individuare i quattro responsabili di cui due sono stati sottoposti a fermo di P.G. mentre per gli altri veniva applicata un’ordinanza di misura cautelare in carcere.
Particolare attenzione viene prestata al fenomeno estorsivo, riuscendo ad attivare una serie di accertamenti e indagini nel più breve tempo possibile per individuare l’autore del reato al fine di tranquillizzare la parte offesa dando una risposta celere e precisa. A tal proposito si segnala il deferimento in stato di libertà di un cittadino magrebino residente nella provincia di Genova ritenuto responsabile della tentata estorsione ai danni di un professionista novarese.
Anche per quanto concerne l’odioso fenomeno dei furti in abitazione la Sezione ha messo in atto una serie di servizi specifici volti ad arginare questo tipo di reati.
L’attività ha permesso di individuare un cittadino magrebino residente nella città di Torino quale autore di un furto in abitazione perpetrato in questo capoluogo. A corollario della predetta attività il veniva emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Inoltre la costante presenza sul territorio ha permesso di arrestare nella flagranza del reato di furto in abitazione, commesso in questo capoluogo, di quattro uomini, extracomunitari, di cui due clandestini sul T.N.
Oltre al fenomeno dei furti in abitazione, l’attenzione degli agenti si è rivolta anche ai furti perpetrati presso i complessi scolastici cittadini: infatti veniva arrestato nella flagranza del reato di furto un italiano, pluripregiudicato per reati analoghi.
Successiva attività investigativa ha permesso di identificarlo come l’autore di altri cinque furti commessi in altrettanti istituti scolastici.
La sezione ha svolto, poi, un’attività investigativa a seguito di un furto d’auto di valore commesso in un concessionario di Novara.
Le attività investigative compiute con l’ausilio di strumenti tecnici e di tecniche di osservazione, hanno permesso di individuare uno dei responsabili del furto d’auto, ovvero un cittadino rumeno residente nel capoluogo torinese sottoposto, a seguito di ordinanza del Tribunale di Novara, all’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Infine, a seguito di pregressa attività investigativa inerente il furto di componenti metalliche presso le centrali elettriche operanti nella limitrofa provincia di Milano, venivano individuati i ricettatori del materiale provento del reato, nello specifico una coppia di italiani di etnia Sinti residenti in questo capoluogo.
Le verifiche patrimoniali effettuate sui due, disoccupati e senza alcun reddito, hanno permesso al Tribunale di Novara di emettere un decreto di sequestro preventivo dei beni, denaro e altre utilità fino alla concorrenza della somma di 1 milione di Euro.
In forza del predetto decreto venivano sequestrate ai due soggetti: cinque autovetture tra cui due Ferrari del valore di circa 150.000 Euro l’una, due immobili, e 60.000 Euro presenti sui conti correnti.
SEZIONE ANTIDROGA
Per quanto riguarda il fenomeno della droga, la sezione dedicata, a seguito di una peculiare attività di controllo del territorio, ha effettuato 22 arresti in flagranza di reato per il reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 e sequestrati circa 15 Kg di cocaina, 20 kg di hashish, circa 2 Kg. di marijuana e circa 60.000 euro.
L’attività è stata incentrata al controllo del territorio dei vari quartieri cittadini e non solo, permettendo così di effettuare così un controllo capillare del territorio al fine di aumentare il senso di sicurezza percepita da parte della cittadinanza.
L’attività posta in essere dalla sezione Antidroga, compiuta con innumerevoli appostamenti e pedinamenti in condizioni climatiche avverse e per più ore al giorno ha permesso di distogliere dal mercato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente e dalla disponibilità degli spacciatori un considerevole importo in denaro contante che avrebbe permesso di riacquistare altra sostanza stupefacente da reimmettere nel mercato.
Gli arresti compiuti dagli agenti sono stati effettuati capillarmente in tutta la provincia ma maggiormente nel capoluogo e nelle due città di Galliate e Trecate, che confinano con Novara, luoghi con una densità abitativa rilevante. L’attività svolta fuori dai confini cittadini è una riprova circa la conoscenza del territorio da parte degli agenti e delle piazze di spaccio che via via si susseguono.
Inoltre si rappresenta che in un’occasione, due cittadini stranieri, uno albanese e uno rumeno, venivano tratti in arresto in quanto trovati in possesso di circa 6 kg di cocaina, durante un controllo presso lo scalo ferroviario merci di Novara — c.d. “Autostrada Viaggiante”. Predetto arresto pone in risalto l’attenzione posta dalla sezione Antidroga allo snodo ferroviario di merci dove ogni giorno transitano milioni di autoarticolati provenienti da tutta Europa e diretti in tutta Italia.
Oltre al contrasto del fenomeno inerente allo spaccio di sostanze stupefacenti, la Sezione ha portato a termine un arresto di due uomini, uno albanese e uno italiano, trovati in possesso di oltre 3 kg di cocaina e anche di 604 pastiglie, di varie marche, inerenti le disfunzione erettile. Sequestro molto significativo che ha permesso di eliminare dal mercato nero un medicinale che avrebbe potuto recare seri danni all’assuntore.
Infine, durante un servizio volto alla repressione dello spaccio di sostanza stupefacenti, la sezione Antidroga notava un’autovettura con due persone a bordo che, dopo alcuni movimenti sospetti, si allontanava dal locale quartiere di “Veveri” per dirigersi verso il vicino casello autostradale di “Novara Est”.
Gli agenti, insospettiti, intimavano l’alt all’autovettura ma quest’ultima speronava l’auto di servizio cercando di darsi alla fuga; la prontezza di riflesso degli agenti consentiva di bloccare il veicolo e di procedere al controllo degli occupanti.
La successiva perquisizione dava esito positivo permettendo di sequestrare oltre 16 kg di sostanza stupefacente del tipo Hashish e di arrestare i due per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le attività appena descritte hanno consentito di effettuare un’accurata mappatura del territorio di Novara e provincia sul fenomeno dello spaccio e quindi del consumo di sostanze stupefacenti che vede il coinvolgimento, sia come consumatori che come spacciatori, di soggetti sempre più giovani.
Relativamente alle criticità di ordine e sicurezza pubblica che sono state affrontate nel corso del periodo in esame, di notevole importanza è stata l’attività dell’Ufficio di Gabinetto e della DIGOS, che, come uffici, svolgono a monte l’attività organizzativa ed informativa per la predisposizione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
In particolare, si evidenzia come la Provincia novarese, di tradizione agricola ed industriale, nel corso degli ultimi ha visto una radicale trasformazione economica, divenendo uno tra i principali centri logistici nazionali, con la messa in opera di centri di distribuzione e magazzinaggio di realtà nazionali ed internazionali, segnatamente nella periferia del capoluogo, nell’area di San Pietro-Mosezzo/Biandrate e in quella tra Galliate e Trecate.
In ragione di ciò, hanno via via acquisito maggior rilievo le forme di protesta di natura sindacale, anche in ragione dell’espansione, tra le maestranze che lavorano nei cennati poli logistici, dei sindacati cd. “di base”, il cui modus operandi è talvolta foriero di criticità. Tale evoluzione dell’attività sindacale ha incrementato notevolmente l’impegno profuso nelle attività di prevenzione, monitoraggio, e interlocuzione volte alla risoluzione delle criticità collegate agli stati di agitazione sindacale da parte della DIGOS.
Nel periodo di riferimento si sono svolte alcune importanti manifestazioni, alcune di portata nazionale:
Agitazioni sindacali
- Presso il polo logistico Esselunga di Biandrate (NO), numerose assemblee sindacali sono state organizzate nel corso dello scorso anno e di quello in corso che sono state indette esternamente alla sede logistica da parte dei Sindacati di base Sol Cobas e U.L. Cobas, volte a protestare contro la presunta irregolare gestione dei lavoratori impiegati nelle varie cooperative che prestano servizi di logistica in quella sede. Nel corso delle predette assemblee si sono susseguiti un numero variabile di attivisti che hanno raggiunto, nei massimi picchi, anche il centinaio di presenze. Inoltre, nel decorso mese di aprile, a seguito delle agitazioni sindacali si è svolto un corteo lungo le vie cittadine, organizzato dalla sigla sindacale di base Sol Cobas, che ha visto impegnato questo Ufficio nel garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e garantire il diritto degli attivisti di manifestare.
- Oltre alle agitazioni sopra segnalate, si sono svolte altre iniziative di protesta attuate dai lavoratori, come quella realizzata lo scorso aprilepresso il polo sito SDA Express Courier S.p.A., organizzata dal Sol Cobas per il miglioramento del contratto di lavoro; nel corso della stessa, una cinquantina di attivisti, hanno attuato un presidio estemporaneo dinnanzi ai cancelli dell’azienda. La vertenza sindacale si è conclusa positivamente in quanto le parti in causa hanno siglato un accordo migliorativo.
- In relazione alle criticità legate alle presunte problematiche legate alla sicurezza del lavoro presso il polo logistico Esselunga è stato organizzato, nel decorso dicembre, sempre da parte della sigla sindacale Sol Cobas, un presidio nei pressi dell’ingresso degli Uffici dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dell’INAIL di Novara.
- Sempre in relazione alla gestione delle criticità sindacali, il decorso 20 ottobre una trentina di operai– in gran parte iscritti alle sigla sindacale U.L. Cobas e SLAI Cobas – tutti dipendenti legati ad Esselunga, si sono assembrati agli ingressi dello stabilimento Esselunga di Biandrate (NO), muniti di bandiere sindacali, e hanno dato vita ad un presidio di protesta estemporaneo, all’esito della notifica di alcuni provvedimenti di sospensione cautelare comminati ad alcuni lavoratori resisi responsabili di mancanze sul posto di lavoro. Progressivamente, nel corso del presidio, si è registrato un aumento dei manifestanti che raggiungeva circa 120 unità le quali, di fatto, bloccavano il transito veicolare in ingresso ed in uscita dallo stabilimento, ostruendo le corsie di accesso. Nonostante l’incessante opera di trattativa da parte della D.I.G.O.S., protrattasi nel corso della notte, si rendeva necessario schierare il personale inquadrato e, mediante un fermo avanzamento della Forza inquadrata, si otteneva il disgregamento del blocco da parte da parte dei manifestanti, i quali – senza giungere a contatto con i Reparti – arretravano verso il parcheggio dipendenti, sempre monitorati dal personale inquadrato, che avanzava sino a formare una linea di sbarramento tra gli attivisti e l’area di transito veicolare, ponendo così termine al presidio e ripristinando l’ordine e la sicurezza pubblica.
- Si citano ulteriormente le criticità di ordine e sicurezza pubblica emerse presso il polo logistico FedEx di San Pietro Mosezzo (NO) che giova evidenziare è l’hub, del gruppo societario in narrativa, più grosso d’Europa. In particolare, il decorso 18 dicembre, l’organizzazione sindacale di base Si Cobas ha indetto un’assemblea sindacale nei pressi dei cancelli di entrata del polo logistico, alla quale hanno partecipato una trentina di attivisti; l’organizzazione dell’iniziativa si è inserita nel contesto di uno stato di agitazione nazionale avverso FedEx, aperto dalla menzionata O.S. unitamente ad ADL CoBas, nonché ad alcune presunte problematiche presenti presso il polo logistico di San Pietro Mosezzo (NO). Nel corso della serata successiva, sempre presso il medesimo polo logistico, una ventina di attivisti dell’organizzazione sindacale di base Si Cobas, senza preavviso, raggiunti in breve tempo da ulteriori 40 militanti, si sono posti dinanzi ai varchi dello stabilimento e hanno bloccato fisicamente il flusso veicolare che, in quel momento, si trovava concentrato soprattutto in ingresso. L’azione di protesta attuata dai manifestanti ha causato un incolonnamento di oltre cinquanta autoarticolati lungo la strada provinciale – limitrofa al polo logistico – e ha causato alcuni disagi alla circolazione stradale e alla viabilità ordinaria seppur secondaria; sul posto è stata immediatamente inviata la forza reperibile e, in breve tempo, anche un reparto inquadrato, nonché personale DIGOS che ha tentato sin da subito di far desistere gli attivisti dai loro propositi, anche interloquendo con l’azienda. Successivamente gli attivisti si sono allontanati in maniera autonoma dal varco di entrata del polo logistico e il presidio è stato disciolto; in breve tempo, pertanto, si è ripristinato il flusso veicolare e la circolazione stradale senza che siano stati registrati danni alle strutture o alle persone.
- Particolare attenzione si è posta altresì nel coordinare le manifestazioni organizzate nell’ambito delle proteste che si sono susseguite – in ambito nazionale– nel comparto agricolo; in particolare, il decorso 31 gennaio, si è tenuto un corteo da Novara a Vicolungo con la partecipazione di 135 trattori stradali che da questo centro sono giunti presso il parcheggio del noto “Vicolungo The Style Outlet”, ove si sono riuniti in un presidio statico. Nell’occasione, l’attività organizzativa e di mediazione posta in essere, ha garantito il regolare svolgimento della manifestazione senza che si siano create turbative dell’ordine pubblico e della viabilità.
Premesso quanto sopra, si vuole evidenziare particolarmente l’attività svolta da questo Ufficio nell’ambito degli eventi legati alla commemorazione del noto sindacalista BELAKHDIM Adil, coordinatore provinciale Si Cobas, deceduto nell’ambito di un presidio estemporaneo promosso dal sindacato di base nei pressi dell’ingresso del centro di distribuzione LIDL sito a Biandrate. In particolare, il decorso 24 giugno, ha avuto corso un presidio in commemorazione della morte del sindacalista; all’iniziativa sindacale, cui hanno partecipato circa 100 militanti ed alcuni attivisti del Fronte della Gioventù Comunista milanese, anche provenienti anche dalle province limitrofe, nel quale si sono susseguiti momenti di speakeraggio, nelle vicinanze dei cancelli di ingresso del cennato stabilimento logistico e, successivamente ad un momento di raccoglimento, è stato posizionato a bordo strada, all’altezza del luogo in cui è stato investito il referente sindacale, un ceppo in ricordo di quest’ultimo. Inoltre, è stato garantito il regolare svolgimento – senza che si siano verificate criticità di ordine e sicurezza pubblica – del processo nei confronti di SPAZIANO Alessio, autista che fu alla guida del mezzo che investì il sindacalista BELAKHDIM Adil davanti al centro distribuzione LIDL; in particolare, il decorso 5 maggio, davanti al Tribunale di Novara si è tenuta una manifestazione con presidio, organizzata dal predetto sindacato di base, in occasione dell’udienza del processo. Alla manifestazione di cui sopra hanno preso parte circa 200 attivisti provenienti anche dalle province e dalle regioni limitrofe. Sul punto si rappresenta che l’imputato, al termine dell’udienza – durante la quale è stato adottato il rito abbreviato e si è addivenuti alla definizione del procedimento in primo grado – è stato condannato alla pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione.
Nel pomeriggio del 27 maggio, organizzato dalle associazioni NovarArcobaleno e AGEDO, ha, inoltre, avuto corso in questo centro cittadino la IV Edizione del cd. “Pride Novarese”, a cui hanno partecipato, al culmine dell’evento, circa 1000 persone, provenienti, come nelle passate edizioni, anche dalle province limitrofe. L’iniziativa è consistita in un corteo che, partendo da questo largo Pastore alle ore 16:00 circa, percorrendo le vie del centro cittadino, è giunto in Piazza Martiri della Libertà, ove è stato allestito un palco per il momento conclusivo dell’evento, con interventi da parte dei partecipanti e degli organizzatori, nonché i saluti conclusivi.
Il Comitato per Pernate, che lotta da un anno per contrastare la costruzione di poli della logistica nella frazione novarese, e i cui membri sono circa una trentina, allo stato, utilizzano per la diffusione mediatica delle proprie tesi sia una pagina Facebook sia un sito Web all’uopo realizzato, puntualmente aggiornati. Si fa presente che gli eventi più importanti del periodo interessato sono stati una manifestazione con corteo che si è svolta nel pomeriggio del 1° aprile, dalle ore 15:00 alle ore 17:30 circa, in questo centro cittadino. All’evento hanno partecipato circa 300 persone, tra cui, alcuni esponenti di alcuni comitati ambientalisti, una rappresentanza di circa 10 attivisti della sigla sindacale USB ed altrettanti dei SI-CoBas, nonché diversi aderenti ai locali movimenti della sinistra extra-parlamentare. Il 25 maggio dalle ore 20:30 e sino alle successive ore 23:30, presso la sala conferenze “Vittorio Minola” di Novara, ha avuto corso il previsto convegno pubblico che ha avuto come tema “il consumo del suolo, il cambiamento climatico e le relative correlazioni che esistono tra le due cose”. Alla serata hanno partecipato, come relatori, il dott. Luca MERCALLI, in collegamento streaming, e il prof. Paolo PILERI e ha visto la partecipazione di circa 150 persone.
Nel pomeriggio del 24 febbraio, dalle ore 15:00 alle ore 18:00 circa, in questa piazza della Repubblica, si è regolarmente tenuta la manifestazione organizzata dalla Comunità Ucraina, in occasione del secondo anniversario dell’inizio della guerra russo-ucraina alla quale hanno partecipato circa 400 persone, perlopiù cittadini ucraini e fedeli cattolici.
Nella mattinata del 29 febbraio in questa Piazza Matteotti, di fronte al Palazzo del Governo e della Provincia, ha avuto luogo una manifestazione studentesca, organizzata dal locale Istituto tecnico “Pier Luigi Nervi”, che ha visto la partecipazione di circa 320 studenti, provenienti dagli istituti di istruzione secondaria superiore di questo territorio, intesa ad esporre le problematiche strutturali, nonché relative alla gestione dei fondi inerenti alcuni istituti scolastici
Iniziative movimenti antagonisti di estrema destra
Nella mattinata del 22 aprile è stato attuato un presidio in questa Piazza Gramsci alla presenza del Segretario Nazionale di Forza Nuova Roberto FIORE con la partecipazione di circa 50 militanti. Nel pomeriggio dello stesso giorno presso la sala convegni di Borgomanero (NO) il predetto Segretario Nazionale ha presentato il proprio libro alla presenza di circa 20 persone e infine nella mattinata del 23 aprile, in Suno (NO), piazza XIV Dicembre, davanti il Palazzo Civico, lo stesso ha avuto un incontro con la cittadinanza.
In merito alle annuali commemorazioni organizzate per celebrare le “Vittime delle Foibe”, organizzata dalla locale sezioni del movimento di Casapound, si è svolta l’11 febbraio presso il locale quartiere “Villaggio Dalmazia”, ed ha la partecipazione di una trentina di militanti. Il 24 febbraio, in questo Largo Costituente, si è svolto un presidio statico, organizzato dal Movimento di Casapound, per protestare contro le politiche governative sulla privatizzazione degli asset statali, al quale hanno partecipato 50 militanti.
Ambito Sportivo
Con riferimento all’ambito sportivo, si segnala che la principale squadra della provincia è il Novara Football Club – (militante nel Campionato di Serie C – Girone A 2023/2024). La squadra disputa gli incontri casalinghi presso lo Stadio S. Piola di Novara. La tifoseria ultras, composta da circa 60 persone, si identifica principalmente nel gruppo “Nuares”.
Nel periodo interessato, visti i pessimi risultati calcistici e per le forti contestazioni il Patron FERRANTI Massimo si è visto costretto a cedere la società Novara F.C., formalizzando il tutto il 13 dicembre u.s. La predetta compagine calcistica è stata acquistata da tre società “Linea Blu Diagnostici s.r.l.” di LA ROSA Marco che ha occupato la carica di Presidente, “BF s.r.l.” di BOVERI Fabio Aldo che ha occupato la carica di Vicepresidente e “PLM Management s.r.l.“ di LO MONACO Pietro che ha occupato la carica di Direttore Generale.
Altri club calcistici aventi sede in provincia sono il Gozzano Calcio (militante nel Campionato di Serie D – Girone A) che conta, al momento, di una tifoseria composta da circa 10 persone e la RG Ticino, (militante nello stesso campionato) priva di tifoseria organizzata.
Meritevoli di menzione sono anche le compagini Hockey Azzurra Novara che disputa il campionato di Serie A2 avente a seguito una neo-tifoseria formata da circa 20/30 ragazzi di età tra i 16 e i 18 anni, denominata “Gioventù Bruciata” e l’Igor Gorgonzola Novara Volley Femminile, che disputa il campionato di Serie A1 e che conta di circa una trentina di tifosi organizzati.
L’incontro di calcio che ha visto il maggior numero di spettatori è stato quello svoltosi il 16 marzo 2024 presso lo Stadio S. Piola, tra “Novara” e “Pro Vercelli”, cui hanno assistito 3843 spettatori totale, di cui 383 ospiti.
Non si sono registrate particolari criticità nell’ambito degli incontri calcistici disputatisi nell’arco temporale di riferimento, eccezion fatta per le seguenti partite:
Gozzano – Sestri Levante, del 6 aprile 2023, dove in quell’occasione è stato comminato il provvedimento del D.A.Spo. della durata di anni due nei confronti di due tifosi liguri.
In data 10 settembre 2023 a seguito dell’incontro di calcio Novara F.C. – Aurora Pro Patria sono stati comminati due provvedimenti D.A.Spo della durata di anni due e anni uno nei confronti di due tifosi bustocchi.
In occasione dell’incontro Novara – Alessandria, del 6 gennaio, sono stati comminati tre D.A.Spo per il periodo di 1 anno, e due per il periodo di 5 anni.
Infine in occasione dell’incontro Under 14 Gozzano – Baveno, del 3 febbraio, è stato sottoposto a D.A.Spo. il padre di un ragazzo sceso in campo, per il periodo di un anno, per avere schiaffeggiato l’arbitro della gara.
Durante l’incontro Novara – Mantova, del 25 febbraio, sono stati sopposti a D.A.Spo. due tifosi mantovani per il periodo di 1 anno e per il periodo di anni 5.
Infine il 25 febbraio è stato sottoposto a D.A.Spo., per il periodo di 18 mesi, un calciatore dell’Olimpia Sant’Agabio, per aver, in occasione dell’incontro valevole per la seconda categoria tra le compagini Olimpia Sant’Agabio – Borgolavezzaro, effettuato un’aggressione.
Come noto, l’Ufficio Immigrazione svolge molteplici funzioni: infatti, oltre a occuparsi del rilascio delle varie tipologie di permesso di soggiorno, degli accertamenti in merito alla richieste di cittadinanza, al ricongiungimento familiare e al nulla osta al lavoro (stagionale e non) avanzate dagli stranieri presso la locale Prefettura –U.T.G., si dedica al contrasto dell’immigrazione clandestina e all’accoglimento delle richieste di protezione internazionale.
Le domande di richiesta protezione internazionale hanno subito un incremento notevole nel periodo in menzione essendo state presentate 1005 richieste a fronte delle 703 dell’analogo precedente periodo, e di 394 di due anni fa. La maggior parte dei richiedenti sono ospitati da privati e non in strutture di accoglienza.
Rispetto al passato i richiedenti la protezione internazionale sono per la maggior parte provenienti dai paesi dell’America Latina (Venezuela, Ecuador, San Salvador e Perù), Albania, Pakistan e Bangladesh, e nell’ultimo anno dall’Ucraina, paese ormai considerato paese non più sicuro.
Nel periodo in esame i collocati nelle strutture di accoglienza sono stati 810.
Nello stesso periodo sono stati concessi 123 nuovi permessi con lo status di rifugiato, 104 per protezione sussidiaria e 175 protezione speciale.
La IV sezione dell’ufficio, che si occupa di tale settore, ha trattato in totale 2593 pratiche.
Sul territorio della nostra provincia il numero degli stranieri regolarmente soggiornanti è in costante aumento da anni.
Allo stato si attesta intorno ai 49200 circa, in aumento rispetto al dato dello scorso anno. Le comunità più rappresentative continuano a essere quella ucraina con 6516 unità, seguita da quella marocchina, con 4832 unità, albanese con 4286, pakistana con 2672, senegalese con 1771, cinese con 1510. Per quanto riguarda le tipologie e le motivazioni dei permessi di soggiorno rilasciati, al primo posto vi sono quelli per motivi familiari, lavoro subordinato e lavoro autonomo.
In totale sono stati rilasciati circa 12.397 permessi tra elettronici e cartacei. Sono stati rilasciati 120 documenti e titoli di viaggio per stranieri titolari di status.
L’attività della 2^ Sezione – che si occupa proprio della gestione dell’immigrazione regolare – è di circa 1300 pratiche al mese, comprensive di acquisizione, foto-segnalamento, istruttoria, autorizzazione e consegna documento.
In aumento sono le richieste di ricongiungimento familiare e coesione.
Un dato interessante riguarda l’aumento dei permessi di soggiorno di lungo periodo, che a fine anno hanno raggiunto la quota di 24142, rappresentando un chiaro indice di come una grossa fetta di popolazione straniera sia ormai ben integrata nel territorio, avendo dimostrato un periodo di permanenza superiore ai cinque anni, in possesso di un adeguato reddito e in assenza di precedenti penali di un certo rilievo.
L’Ufficio ha inoltre trattato e definito 1256 pratiche relative alla richiesta di cittadinanza, più del doppio rispetto all’anno precedente.
Altra fondamentale attività posta in essere dall’ufficio immigrazione è quella relativa alle espulsioni e al contrasto all’immigrazione clandestina. Va da sé come si tratti di un settore particolarmente vivo, che incide e prende spunto anche dalle attività delle altre sezioni e degli altri uffici della Polizia di Stato e delle Forze di Polizia in provincia.
Il bilancio del periodo è di 218 espulsioni dal territorio nazionale di stranieri clandestini, irregolari e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica (+50% rispetto all’anno passato).
Tra queste, si contano 15 accompagnamenti coattivi alla frontiera, eseguiti a mezzo vettore aereo o marittimo, nei quali gli stranieri più pericolosi sono stati spesso scortati, da personale abilitato, sino al territorio del paese di origine (il doppio rispetto all’anno precedente) e 36 con partenza volontaria a seguito dell’Ordine del Questore a lasciare il territorio.
A queste vanno aggiunti i 29 accompagnamenti presso Centri di Permanenza ed Rimpatrio.
L’Ufficio ha emesso, infine, 376 decreti di rigetto o revoca di permessi di soggiorno.
Molte di queste espulsioni rappresentano il risultato di uno sforzo mirato e perseguito dall’ufficio nell’individuazione di soggetti pericolosi, pur se magari regolari sul territorio nazionale per i motivi più disparati. Gli strumenti offerti dalla legge consentono, infatti, in presenza di determinati presupposti, e all’esito di un attento giudizio di bilanciamento tra le esigenze di pubblica sicurezza e le esigenze di unità familiare e radicamento sul territorio della persona, di rigettare un’istanza di rilascio di permesso di soggiorno o, addirittura, di revocare permessi, anche a tempo indeterminato, nelle ipotesi in cui un soggetto risulti particolarmente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le verifiche effettuate sulla documentazione prodotta a supporto delle istanze per ottenere un permesso di soggiorno hanno consentito di deferire all’A.G 164 persone in stato di libertà e 1 in stato di arresto.
In ultimo occorre segnalare la situazione eccezionale connessa allo straordinario afflusso di cittadini stranieri provenienti dall’Ucraina che ha reso necessaria l’adozione di misure di protezione temporanea atte a fronteggiare lo stato di emergenza.
Allo stato in provincia sono presenti circa 2500 ucraini in fuga dalla guerra. Si tratta per la maggior parte di donne con minori e, solo in alcuni casi, di interi nuclei familiari.
Per far fronte a tale situazione è stato attivato un network territoriale che si è posto come obiettivo quello di sviluppare una rete in grado di coinvolgere tutte le istituzioni interessate dall’emergenza (Prefettura, Questura, ASL, comuni, istituzioni scolastiche, ecc.) e far fronte alle diverse esigenze degli sfollati in maniera coordinata ed efficiente.
Intensa è stata l’attività di polizia amministrativa, nei diversi settori in cui è divisa.
Sono stati rilasciati 16.538 passaporti (nel 2022 erano 13.139, nel 2021 erano 7093), circa 200 altri titoli di viaggio oltre a circa due mila dichiarazioni di accompagno.
Per quanto attiene L’Ufficio Porto D’armi sono stati stampati 992 porto d’armi (310 ad uso caccia e 682 ad uso sportivo) e 35 carte europee, nonché sono stati effettuati 369 controlli di detenzioni armi.
Per quanto riguarda L’Ufficio Licenze e Squadra Amministrativa sono state prodotte in totale 127 licenze di polizia di competenza del Questore e sono stati effettuati 180 controlli amministrativi di esercizi commerciali.
Inoltre, sono stati irrogati 5 provvedimenti di sospensione della licenza per motivi di ordine e sicurezza pubblica ai sensi dell’art. 100 tulps e 2 provvedimenti ai sensi dell’art.10-bis tulps. (a Novara ed Oleggio).
Le principali attività d’indagine, invece, sono state effettuate nell’ambito delle attività venatorie illegali (bracconaggio), riguardo la regolarità della gestione delle armi, dei titoli abilitativi per richiedere licenze di polizia come VLT e compro oro, sulla regolarità di locali serali e notturni per eventuale somministrazione di alcol a minori o sfruttamento della prostituzione, nonché sulla regolarità delle posizioni delle Guardie Particolari Giurate.
Notevole anche il lavoro svolto dalla Divisione Anticrimine che ha prestato particolare attenzione alle strategie di tutela, di prevenzione e contrasto della violenza riguardante minori e vittime vulnerabili. Inoltre ha posto in essere varie iniziative volte a favorire l’emersione di altre forme di disagio minorile e domestico: difatti, in continuità con il lavoro svolto negli ultimi anni sono stati tessuti e rafforzati i rapporti di sinergia con i servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e socio-educativi, nonché con le istituzioni scolastiche.
Dal mese di marzo 2023 ad oggi:
- sono stati emessi 20 Avvisi Orali;
- 47 provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune oggetto della misura;
- 1 divieto di accesso ad aree urbane;
- 19 divieti di accesso a pubblici esercizi;
- 12 divieti di accesso a manifestazioni sportive;
- È stata, infine, accolta una proposta di Sorveglianza Speciale formulata da questo Ufficio Misure di Prevenzione per anni due nei confronti di un uomo dedito alla commissione di reati contro il patrimonio.
- Particolare evidenza si pone su due Avvisi Orali del Questore emessi nei confronti di tre minorenni responsabili di vari reati tra i quali rapina, come previsto dal recente aggiornamento normativo apportato con il Decreto Legge del 15.09.2023 nr.123 convertito in Legge nr.159 del 13.11.2023.
Rispetto all’analogo periodo di riferimento per l’annualità 2022/2023, l’attività preventiva è stata incrementata in tutti gli ambiti procedurali, soprattutto per quanto riguarda i provvedimenti relativi al divieto di accesso a pubblici esercizi ai sensi della normativa emessa in materia di sicurezza dei centri urbani per la prevenzione di disordini nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento, la cosiddetta “norma Willy”. Lo scambio di informazioni e la collaborazione con gli enti territoriali e con i presìdi delle Forze dell’Ordine hanno, inoltre, permesso di estendere l’efficacia di tali provvedimenti anche in tutto l’ambito provinciale. Tali misure sono una risposta concreta al crescente aumento di vicende delittuose, spesso connotate da azioni violente, commesse nelle zone dei centri cittadini soprattutto in orari serali e sono applicabili anche ai minorenni di età uguale o superiore a 14 anni.
Sono poi stati emessi provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune e provvedimenti di Avviso Orale volti, soprattutto, a dare una risposta alle esigenze di sicurezza dei comuni della provincia che vengono presi di mira da individui dediti alla commissione di reati di tipo predatorio.
I divieti di accesso a manifestazioni sportive hanno riguardato tifosi di società calcistiche resisi responsabili di episodi di violenza soprattutto nel corso di partite disputate con il Novara FC. L’immediato intervento con misure di carattere preventivo è fondamentale sia per evitare nel breve periodo ripercussioni che possano pregiudicare l’ordine e la sicurezza pubblica, sia come deterrente al compimento di analoghi episodi da parte di altri tifosi. Tali provvedimenti sono indicativi della costante presenza dell’Autorità negli ambiti sportivi, che è pronta ad inibire l’accesso agli impianti alle persone che possano arrecare disordini.
Per quanto riguarda l’attività dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili relativa al contrasto di condotte riconducibili alla commissione di atti persecutori, di episodi di violenza domestica o di fenomeni di cyberbullismo, nel periodo di riferimento sono state trattate 31 richieste di ammonimento ex art. 8 D.L. 11/2009 di cui 8 evase con l’emissione di un provvedimento di Ammonimento, 7 rigettate per mancanza di presupposti o intervenuta querela, 12 concluse con archiviazione a seguito di istanza del richiedente e una tutt’ora in trattazione; è stata trattata 1 richiesta di ammonimento ex art.7 L.71/2017 (legge contrasto cyberbullismo) evasa evasa con l’emissione dei decreto di archiviazione a seguito di istanza del richiedente e 2 richieste di ammonimento ex art.3 D.L.93/2013 (contrasto alla violenza domestica) evase con l’emissione del decreto di ammonimento a carico di due uomini e 2 richieste ex art.5 c.2 L.159/2023 (prevenzione della violenza giovanile) tuttora in trattazione.
Nell’ambito delle strategie volte alla prevenzione e al contrasto delle condotte di atti persecutori, violenza domestica e cyberbullismo, nel corso del presente anno sono stati effettuati alcuni incontri scolastici trattando tali tematiche, propedeutici a favorire la consapevolezza e l’emersione delle stesse. È stato attivato ed è ancora in funzione il Protocollo Zeus, sottoscritto nel marzo 2023 dalla Questura di Novara e dal Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, che prevede di informare la persona ammonita della possibilità di sottoporsi ad un programma di supporto psicologico organizzato da Associazioni del Terzo Settore e finalizzato alla comprensione del disvalore sociale degli atti commessi. Anche la vittima viene informata della possibilità di farsi assistere dal Centro Anti-violenza che fornisce supporto sia psicologico sia legale e favorisce l’eventuale reinserimento sociale e lavorativo. È stato attivato ed è ancora in funzione anche il Protocollo Zeus in materia di cyberbullismo.
Sono stati promossi incontri formativi in diversi istituti scolastici volti a divulgare nei confronti dei giovani la cultura della legalità. In particolare è stata attivata una collaborazione permanente all’interno di progetti formativi quali il “peer educators” del “Progetto Tommaso”, che prevede la partecipazione di 9 Istituti secondari di 2°grado, per la quale sono stati sottoscritti accordi tra la Questura e l’A.S.L. di Novara.
Accanto a questi prosegue la formazione dei docenti delle scuole secondarie di 1° grado all’interno del progetto “Patentino per lo smartphone” a cui si è affiancato un ulteriore progetto di “Patentino di 2° livello” per i docenti delle scuole secondarie di 2° grado.
Complessivamente, a conclusione dell’anno scolastico 2021/2022, sono stati effettuati 60 incontri coinvolgendo a vario titolo e in vario modo 30 istituti scolastici di ogni ordine e grado (scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado), raggiungendo complessivamente più di 4.000 utenti, di cui circa 3.000 alunni, circa 500 docenti e circa 600 genitori. L’insieme di queste attività, nel tempo, ha favorito l’emersione di numerosi casi di possibili disagi di minori e di presunti episodi di bullismo e cyberbullismo.
L’Ufficio Investigativo per reati di competenza del Giudice di Pace, infine, ha gestito 226 pratiche e ha deferito in stato di libertà 174 persone, trasmettendo la prevista relazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara.
Inoltre, l’ufficio ha gestito e inviato ai competenti uffici di polizia e all’Autorità Giudiziaria, anche grazie al Posto Fisso attivo presso l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara 1584 referti medici.
La Polizia Stradale di Novara nell’ultimo anno si è concentrata sulle attività di vigilanza stradale finalizzata al contrasto del fenomeno infortunistico, sulla prevenzione e contrasto alle violazioni degli articoli 186 e 187 del codice della strada – guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, sul controllo degli autobus adibiti al turismo scolastico e sul controllo del superamento dei limiti di velocità.
Per quanto concerne il fenomeno infortunistico relativo ai sinistri rilevati da questa Sezione e dai Reparti dipendenti si registra, dall’analisi dei dati, un “trend” in diminuzione rispetto al biennio 2022-2023, con particolare riferimento ai sinistri mortali, praticamente dimezzati.
Risultano al contrario in leggero aumento quelli con feriti.
ANNUALITA’ | SOLO
DANNI |
FERITI | MORTALI | TOTALE |
01/03/2022 28/02/2023 | 530 | 235 | 17 | 782 |
01/03/2023 28/02/2024 | 520 | 245 | 9 | 774 |
DIFFERENZA | -10 | +10 | -8 | -8 |
Per quanto concerne la localizzazione dei sinistri lungo la rete viaria della Provincia di Novara, si soggiunge che il fenomeno infortunistico in A26 è prevalentemente riconducibile a distrazione o perdita di controllo del veicolo da parte del conducente con particolare riferimento al tratto tra Romagnano Sesia – Castelletto Ticino. Nel caso di forti piogge si evidenzia sempre un aumento dei sinistri in prossimità delle gallerie. In ordine alla sinistrosità sulla Autostrada A4, gli incidenti più gravi sono stati sostanzialmente determinati dalla violazione dell’art 141 cds (velocità) e si sono prevalentemente verificati nel tratto Rho-Milano.
Quanto alla viabilità ordinaria, gli incidenti più gravi sono stati determinati da distrazione e da perdita di controllo e si sono verificati con maggiore frequenza presso la zona dell’alto novarese attesa la presenza anche di alcune rinomate località lacustri.
PRINCIPALI INFRAZIONI CONTESTATE A SEGUITO DI INCIDENTE
2023-2024
Articolo del CdS | N. violazioni |
141 (velocità) | 209 |
142 | 1 |
145 (precedenza) | 21 |
149 (dist. sicurezza) | 59 |
186 (alcol) | 21 |
187 (stupefacenti) | 7 |
186 e 187 | 3 |
PRINCIPALI INFRAZIONI CONTESTATE A SEGUITO DI INCIDENTE
2022-2023
Articolo del CdS | N. violazioni |
141 | 236 |
142 | 1 |
145 | 12 |
149 | 85 |
186 | 27 |
187 | 5 |
186 e 187 | 4 |
Al di là delle principali violazioni contestate a seguito di incidente, l’attività quotidiana di vigilanza stradale assicurata dalle pattuglie ha premesso di contestare, in un’ottica di prevenzione del fenomeno infortunistico, quelle condotte alla guida ritenute più scorrette. Dalla disamina dei dati rispettivamente per i bienni marzo 2021-2022 e marzo 2022-2023, emerge come la velocità non commisurata unitamente al mancato uso dei sistemi di ritenuta ed all’ uso indebito degli apparecchi telefonici mobili costituiscano le principali e più ricorrenti norme comportamentali alla guida. La significativa attività contravvenzionale si pone nel quadro di una più ampia strategia di prevenzione del fenomeno infortunistico.
E’ di tutta evidenza il preoccupante fenomeno dell’uso indebito dei telefonini alla guida (art. 173 cds), quale principale fonte di distrazione del conducente alla guida. Nel periodo marzo 2023-2024 sono state contestate 1086 violazioni a fronte di 1318 dell’analogo arco temporale marzo 2022-2023. Sussiste invece un trend in aumento si registra per quanto concerne l’uso delle cinture di sicurezza. A tale riguardo le violazioni contestate tra il marzo del 2023-2024 sono state 1159 a fronte di 1087 infrazioni nell’ analogo periodo dell’anno precedente. Le stesse ha principalmente riguardato l’uso delle cinture di sicurezza da parte dei passeggeri seduti nei posti posteriori dei veicoli.
DATI 2023 – 2024
Articolo CdS | Viabilità
Autostradale |
Viabilità Ordinaria | Totali |
141 | 391 | 161 | 552 |
145 | 20 | 26 | 46 |
149 | 86 | 22 | 108 |
154 | 82 | 39 | 121 |
171 | 1 | 5 | 6 |
172 | 480 | 679 | 1159 |
173 | 725 | 361 | 1086 |
DATI 2022 – 2023
Articolo CdS | Viabilità Autostradale | Viabilità Ordinaria | Totali
|
141 | 433 | 134 | 567 |
145 | 6 | 32 | 38 |
149 | 122 | 17 | 139 |
154 | 87 | 47 | 134 |
171 | 0 | 7 | 7 |
172 | 419 | 668 | 1087 |
173 | 893 | 425 | 1318 |
Come specificato nella successiva tabella l’attività contravvenzionale complessiva condotta dalla Sezione Polizia Stradale e dai Reparti dipendenti ammonta a complessive 30997 violazioni contestate per il periodo marzo 2023-2024 con un andamento costante rispetto all’anno precedente.
Particolare attenzione merita l’andamento di alcune condotte alla guida quali l’uso di sostanze alcooliche e di sostanze stupefacenti, che risultano in lieve diminuzione.
Un rinnovato impulso è stato impresso all’attività di educazione stradale, che ha realizzato un totale di 28 incontri presso altrettanti Istituti scolastici secondari di secondo grado di questa provincia, al fine di sensibilizzare il mondo giovanile sui rischi che alcuni comportamenti alla guida comportano. Particolare attenzione è stata riservata al tema dell’uso di sostanze alcooliche e stupefacenti alle guida, all’ impiego delle cinture di sicurezza per le sedute posteriori dei veicoli e all’ indebito uso dei cellulari alla guida, anche con la trasmissione di video dedicati.
La Polizia Stradale di Novara nel corso del periodo marzo 2023-2024 ha espresso 8189 pattuglie di vigilanza di cui 456 impegnate nei servizi dedicati al contrasto di violazioni specifiche, finalizzati al controllo dell’autotrasporto commerciale italiano, comunitario ed extracomunitario, al trasporto in merci pericolose, animali vivi, sostanze alimentari.
Altre 218 pattuglie sono state assicurate per le esigenze di Ordine e Sicurezza Pubblica a seguito di apposita ordinanza del Questore.
L’attenzione si è concentrata in primis sulla predisposizione di servizi mirati al contrasto della guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, anche con la presenza di personale sanitario della Polizia di Stato o con laboratori medici convenzionati. Tra le violazioni altrettanto meritevoli di attenzione si registrano quelle attinenti all’ autotrasporto commerciale in tema di sovraccarichi (art 167 cds) e di tempi di giuda e di riposo (art 174) confermando il costante impegno che la Specialità riserva a questo settore.
In tale quadro, la Polizia Stradale compie quotidianamente mirati servizi quali il controllo dei tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali, del trasporto di animali vivi e di sostanze alimentari, del trasporto di merci pericolose e dei veicoli eccezionali o in condizioni di eccezionalità. Di particolare rilievo è il raddoppio delle sanzioni elevate ai sensi dell’art. 142 C.d.S., grazie ad un notevole incremento dei servizi di controllo della velocità, specialmente sull’autostrada A/4 dove il rischio di incidentalità risulta particolarmente elevato.
Infrazioni C.d.S. | Altre leggi | Totale | Art 186 | Art
187 |
Art 167 | Art 174 | Art 141 | Art 142 | Art 171 | Art
172 |
Art 173 | |
Marzo
2022-2023 |
30839 | 481 | 31320 | 532 | 56 | 1257 | 1203 | 573 | 2399 | 7 | 1087 | 1318 |
Marzo
2023-2024 |
30598 | 399 | 30997 | 447 | 40 | 900 | 1288 | 552 | 4965 | 6 | 1159 | 1086 |
Nell’ambito della polizia giudiziaria, l’impegno operativo è rivolto prevalentemente al fenomeno del furto e del riciclaggio di veicoli, ai falsi documentali in tema di documentazione attestante i titoli di guida o l’immatricolazione del veicolo. Inoltre in questa provincia più volte le pattuglie della polizia stradale sono intervenute per prevenire e talvolta reprimere il fenomeno del superamento fraudolento degli esami di teoria per il conseguimento della patente di guida presso la Motorizzazione Civile, attuato da candidati che si avvalgono di strumenti elettronici (auricolari e telefonini) per interloquire con l’esterno al fine del superamento della prova.
ATTIVITA’ POLIZIA GIUDIZIARIA
|
||||||||
Periodo | Arrestati | Denunciati | Veicoli
Sequestrati |
Sostanze stupefacenti sequestrate | Altro | |||
Marzo 2022
Marzo 2023 |
16 | 273 | 15 | 40 Kg | ||||
Marzo 2023
Marzo 2024 |
23 | 177 | 21 | 9754,98 gr | 28 documenti 7 cellulari | |||
ATTIVITA’ CONTROLLI AMMINISTRATIVI
|
||||||||
Periodo | Esercizi controllati | Sanzioni | Controlli congiunti con altri Enti | |||||
Marzo 2022
Marzo 2023 |
68 | 50 | 2 | |||||
Marzo 2023
Marzo 2024 |
75 | 100 | 3 |
La Polizia Ferroviaria di Novara ha svolto i servizi di:
- “vigilanza scalo”, ossia pattuglie appiedate all’interno delle stazioni;
- pattuglie automontate, le quali consentono di garantire la presenza e la sicurezza presso tutta l’area FS di competenza, che nel caso della Polfer di Novara, presenta un totale di 14 linee FS, tra cui la linea ad Alta Velocità TAV e la direttrice Milano-Torino. Inoltre in 2 differenti casi, va oltre il confine provinciale (linea per Domodossola e storica per Varallo Sesia);
- pattuglia automontata per la vigilanza presso le stazioni impresenziate (per un totale di 53 stazioni e 3 scali merci);
- “Scorta treno”, che consiste nell’effettuare il servizio di Polizia a bordo dei treni regionali, che percorrono le linee di competenza;
- “Scorta Lunga Percorrenza”; ossia il servizio a bordo dei treni notturni nazionali a lunga percorrenza, che nel caso della Polfer di Novara, sono effettuati lungo 2 differenti linee FS, da Torino a Roma a/r, e da Torino a Pescara a/r.
Infine, sono sono stati i servizi:
- “Oro Rosso”, ossia controlli amministrativi periodici, eseguiti presso i depositi dei gestori di rifiuti metallici (rottamai), al fine di contrastare i furti di rame in ferrovia;
- “Rail Safe Day” e “Operazione Stazioni Sicure”, che consistono in servizi “alto impatto” incentrati sul potenziamento dei controlli in area FS;
- di Ordine Pubblico in occasione delle partenze ed arrivo delle tifoserie calcistiche ( i special modo per la partite contro la Pro Vercelli – anno calcistico precedente – , Pro Patria, Pro Sesto).
A livello statistico sono state impiegate 1350 pattuglie in stazione, 134 a bordo treno e sono state effettuate 280 scorte sui treni e 5 interventi per suicidi o tentativo di suicidio in sede ferroviaria. In tutto sono stati identificati 12950 soggetti, arrestate 7 persone e denunciate 66. Inoltre sono state elevate 34 contravvenzioni, tra il regolamento ferroviario e il codice della strada e controllate 47 autovetture, in special modo nei pressi degli scali ferroviari, anche in provincia.
La Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Novara si è occupata dei seguenti fenomeni:
- condivisione di materiale di vario genere tra cui pedopornografia, blasfemità e crudeltà (foto, video, testi) condivisi da ragazzini di età compresa tra i dieci e i quattordici anni, sfruttando i gruppi scolastici creati tramite il portale Whatsapp.
- Truffe, con ingenti danni economici, realizzati da presunti broker che inducono le vittime a inviare denaro per effettuare investimenti con le cripto valute.
- L’adescamento di minori messo in atto da soggetti che sfruttano false identità per di carpire la fiducia delle vittime ed ottenere materiale fotografico e video autoprodotto dai minori o pianificare incontri sessuali.
- La condivisione in larga scala di materiale fotografico e video riguardante la pornografia minorile usando svariati portali e social network.
- L’accesso ai sistemi informatici degli Operatori dei Servizi Essenziali (O.S.E.) per sottrarre informazioni riservate o per danneggiare le stesse.
- La divulgazione di virus presso i sistemi informatici delle imprese, solitamente private, con i quali vengono criptati i filesaziendali rendendoli inutilizzabili per poi chiedere il pagamento di una somma di denaro, solitamente cripto valuta, per decriptare il materiale danneggiato.
- La pubblicazione di annunci di vendita a prezzi vantaggiosi, creando appositi siti o sfruttando le più note piattaforme di e-commerce, al solo scopo di ottenere il pagamento della merce per poi rendersi irreperibili.
- Invio massiccio di email phishingal fine di carpire dati privati e credenziali per accedere all’home banking delle vittime per trasferire fondi di denaro in maniera fraudolenta.
- Il raggiro messo in atto nei confronti di coloro i quali pubblicano annunci di vendita che vengono indotti ad effettuare, a favore dei rei, transazioni bancarie attraverso gli sportelli ATM.
- Attività di prevenzione e formazione per una navigazione sicura su internet e prevenzione pericoli e reati in rete soprattutto nelle scuole.
Sono state avviate, infine, in autonomia o su delega dell’A.G. più di 350 indagini e nello specifico, soprattutto in materia di:
- Hacking(87 casi)
- Reati contro la persona estorsione, diffamazione, minacce, sost.di persona– (32 casi)
- Pedofilia in rete e Adescamento di minori(18 casi)
- Truffe on line – E-commerce, sentimentali, trading– (105 casi)
- Frode informatica – carte di credito, fishing, smishing, vishing(69 casi)