Se questa non è una resa, poco ci manca: il Sindaco di Novara, Andrea Ballaré e l’assessore Giulio Rigotti capitolano su Musa e presentano un emendamento al bilancio con il quale si rivede l’impostazione generale di un progetto che chiaramente non funziona.
E dopo la prima battuta di arresto al Piano con l’annuncio dell’introduzione dei parcheggi di interscambio (5 dislocati agli ingressi della città), si rivedono anche le tariffe per chi lavora in centro e potrà beneficiare di uno sconto del 50% sulle zone a tariffa B e C, del 20% nei parcheggi che rientrano nella fascia A.
Un cambio di rotta non valido, però, su tutti i parcheggi appartenenti a tali zone, bensì su alcuni che verranno individuati e segnalati.
Questo significa che, al mese, chi certificherà di lavorare nel cuore di Novara e vorrà parcheggiare in zona C pagherà un abbonamento di 15 euro (da 30 iniziali), chi parcheggerà invece in zona B pagherà un abbonamento mensile di 22,50 euro. Sconto del 20% per i lavoratori del centro che utilizzeranno la tariffa A.
Una retromarcia a dir poco clamorosa, certa conseguenza di una scia di polemiche provenienti da ogni dove, ma, in modo particolare, da quegli enti o aziende che esplicitamente hanno manifestato al Sindaco il proprio dissenso e le proprie difficoltà nel dover far pagare il parcheggio ai loro dipendenti.
Un segnale che fa riflettere soprattutto a livello politico: la situazione, in maggioranza, non è tra le più rosee. E’ credibile dunque che le modifiche a Musa siano un “contentino” offerto ai suoi consiglieri affinchè “sostengano” Ballarè in fase di approvazione del bilancio.
Rimane tutto da chiarire l’aspetto finanziario legato alla società Nord Ovest Parcheggi: con uno sconticino di qua e uno sconticino di là chi garantisce che i conti alla fine quadreranno? E se così non fosse, chi andrebbe ad alimentare le casse di Sun?