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Novara

Ballarè e Fonzo replicano ad Api “Noi dalla parte dei cittadini. Nuove procedure per appalti più veloci”

Il mercato coperto di Novara, oggi in fase di ristrutturazione

Ci sono volute molte ore di elaborazione poi, finalmente, la risposta alla presa di posizione dell’Api (Associazione Piccole Imprese) di Novara è arrivata anche da parte del Sindaco Andrea Ballarè e del vicesindaco Nicola Fonzo. Il tema del contendere sono le procedure degli appalti per i lavori pubblici “sotto soglia”, ovvero quelli per un importo massimo di un milione di euro che, nella versione “alla novarese”, vengono applicate per opere di costo inferiore ai 400 mila euro. Comunque una bella somma, considerato che per molte “piccole” imprese del territorio è il discrimine fra vivere e morire. Ma tant’è…

La nuova procedura, pure contemplata dalla legge, prevede la costituzione di un albo di aziende interessate a partecipare all’ assegnazione dei lavori pubblici; da questo elenco vengono estratte a sorte 20 imprese che  vengono invitate a presentare un’offerta. In totale le aziende iscritte sono 432, di cui solo 51 novaresi (pari circa al 12 per cento). L’incarico viene affidato poi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Non essendoci però alcun vincolo territoriale (le aziende possono essere di ogni parte d’Italia), è evidente che il numero di imprese novaresi ammesse a partecipare  è assolutamente casuale, alle volte irrilevante… Da qui la protesta di Api che ha chiesto con forza che i propri associati (alcuni ormai in forte stato di crisi) possano, come in passato, godere dell’opportunità di gareggiare alla pari con altri…

Ma la risposta dell’amministrazione alle sollecitazioni dell’associazione di categoria è stata un diniego assoluto:

«Basta con i riti bizantini che allungano i tempi e non danno risposte ai cittadini – scrivono Ballarè e Fonzo nel  comunicato – Abbiamo individuato una procedura prevista dalla legge, che garantisce assoluta trasparenza, rapidità nei tempi ed efficacia nei risultati. E seguiremo questa strada senza timore, certi che i novaresi, che vogliono lavori eseguiti in fretta e bene, staranno dalla nostra parte».

«Una procedura semplice e trasparente – commenta il vicesindaco – che ha il grande pregio di essere rapida, perché non ha la necessità dei lunghi tempi di pubblicazione delle gare d’appalto tradizionale. Una procedura che, in modo unilaterale, proprio per tenere conto delle esigenze manifestateci dagli imprenditori, abbiamo deciso di applicare a gare per importi inferiori  ai 400.000 €, mentre la legge ci consentirebbe di farlo fino ad un importo massimo di 1 milione di euro; allo stesso modo, sempre per nostra iniziativa abbiamo stabilito di raddoppiare il numero delle ditte estratte da invitare per la presentazione dell’offerta: da 10 a 20. Con possibilità di quelle estratte, ma non assegnatarie del lavoro,  di essere reinserite nell’elenco da cui si attinge per l’estrazione così da partecipare all’estrazione per un successivo»

«Non corrisponde poi al vero – aggiunge il sindaco – l’affermazione dell’Api in base alla quale questa procedura sfavorisca le imprese del territorio… Mi limito a questi ultimi mesi: come chiunque può vedere dall’albo pretorio on line del Comune, abbiamo assegnato quattro gare con questa procedura: per la manutenzione dell’Asilo Nido Panda (123.000 euro), per le asfaltature programmate (211.000 euro), per la manutenzione straordinaria della Palazzina di via Viglio (47.000 euro) e per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento sulle pavimentazioni stradali (185.000 euro). Tre di queste sono state assegnate ad imprese della provincia di Novara (due di queste hanno sede nella città di Novara), solo una, peraltro la più ridotta per importo ad una impresa della provincia di Pordenone».

«Voglio anche ricordare – prosegue Fonzo – che abbiamo incontrato i vertici dell’Api in più occasioni e abbiamo proposto un percorso per condividere le modalità della procedura. Abbiamo anche proposto un supporto formativo che coinvolgesse i tecnici del Comune e i loro associati proprio sui criteri per la definizione dell’offerta più vantaggiosa. Tutte proposte cadute nel vuoto»

«A chi ci accusa di non sostenere l’economia locale – aggiunge ancora il sindaco – rispondo che questa amministrazione non è stata con le mani in mano. Con noi, i cantieri sono partiti: Castello, PISU S.Agabio, Mercato coperto (in verità due su tre di questi appalti sono stati bloccati dal Tar e non sono certo andati ad aziende novaresi. Peraltro qui non si parla di importi “sotto soglia” – ndr). Se sommiamo solo questi tre appalti arriviamo a 20 milioni di euro, che nel biennio 2014/2015 daranno lavoro ad aziende del nostro territorio. Quindi, non accettiamo lezioni. E ribadiamo con forza: per noi la stella polare è l’interesse pubblico e i nostri “datori di lavoro” sono i cittadini. Quei cittadini che sono stanchi delle lungaggini e delle burocrazie borboniche e che vogliono è che il loro comune sia efficiente. Questa procedura riteniamo possa essere uno strumento adeguato e comunque non tale da giustificare le preoccupazioni espresse dall’Api. Continueremo quindi senza timori a seguire questa strada di rinnovamento, pronti, nel caso in cui gli effetti delle nuove procedure lo rendessero davvero necessario, a riesaminare la questione».

Insomma un “niet” su tutta la linea che fa meditare… Perché se è ben vero che la nuova procedura certamente riduce i tempi di svolgimento delle gare, dall’altra parte impedisce a molte imprese locali di lavorare con la pubblica amministrazione e questo è un fatto. Che questo si traduca poi in un bene per il territorio, con i tempi che corrono, è ovviamente un’opinione. Rispettabile certo, ma pur sempre un’opinione.

SS