Conto alla rovescia per la cultura novarese che punta, entro la fine del mese, a due appuntamenti storici. Il primo è quello dei “Capolavori Caravaggeschi” a cui si è aggiunto in queste ore un responso altrettanto importante: “Dalla Galleria Sabauda, prima della sua riapertura ufficiale dopo i restauri, arriverà a Novara un Cerano che sarà esposto parallelamente alle opere caravaggesche“. Lo annuncia con giustificata soddisfazione l’assessore alla Cultura del Comune di Novara, Paola Turchelli: “Sarà un momento culturale molto importante per la nostra città“. Ma andiamo per ordine: dal 31 maggio al 20 luglio Novara ospiterà la mostra dedicata a Caravaggio e alla sua scuola “Capolavori caravaggeschi a Novara – Pittura di realtà a Novara e nel suo territorio“. La mostra verrà allestita all’Arengo del Broletto, dove si potranno ammirare alcuni capolavori provenienti dal territorio della Diocesi di Novara e dalle Collezioni Civiche. Ospite d’onore dell’iniziativa novarese l'”Ecce Homo” di Caravaggio proveniente dai Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco di Genova.
“Questa mostra – continua Turchelli – è frutto di una grande collaborazione e sinergia di forze tra Soprintendenza, Diocesi, Atl e Regione Piemonte. Per Novara è un avvenimento straordinario perché porta all’interno del nostro sistema culturale un valore in più, ossia quello delle forze che si uniscono per restituire il senso della bellezza della città e del luogo in cui verrà accolta la mostra. Il Broletto è lo spazio giusto per opere così straordinarie. Inoltre, altro aspetto centrale del progetto, potremo restituire valore alle opere del territorio attraverso i capolavori caravaggeschi restaurati. Tra l’altro, ci sono opere che non sono state mai state esposte e che appartengono al periodo della soppressione napoleonica. Erano all’Accademia di Brera e siamo riusciti a portarli a Novara. E’ stato un bel traguardo!“.
Sarà possibile ammirare opere di Valentin de Boulogne, Nicolas Tournier, Domenico Fiasella, Giovanni Baglione, Tanzio da Varallo, Giuseppe Vermiglio e altri seguaci ed emuli di Caravaggio. La mostra sarà divisa in diverse sezioni: il territorio, il collezionismo privato, gli emigranti. Sarà presente anche un nutrito gruppo di opere di Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo, il più rappresentativo pittore con accenti caravaggeschi.
Eccezionalmente, in occasione della mostra, torneranno temporaneamente in città alcune opere disperse a seguito delle soppressioni napoleoniche: l’ “Adorazione dei Pastori” di Vermiglio proveniente dalla Pinacoteca di Brera, e due tele di Tanzio da Varallo oggi esposte presso la Pinacoteca Sabauda di Torino.
Dalla Galleria Sabauda, arriverà il “San Francesco e il Beato Carlo Borromeo in preghiera davanti alla statua della Madonna” del Cerano. “Per l’occasione – conclude Turchelli – esporremo anche una nostra opera, un olio su tela del Cerano che si trova al deposito di Biandrate, la “Deposizione di Cristo”.