La situazione è tutt’altro che incoraggiante, specialmente nell’alto Novarese e nel Borgomanerese: l’esondazione del lago d’Orta e l’innalzamento continuo e preoccupante del lago Maggiore tengono sulle spine la Protezione Civile e le amministrazioni comunali che stanno monitorando l’evolversi del meteo.
Nel Borgomanerese, l’Agogna è esondato in più punti, tanto che alcune scuole domani rimarranno chiuse.
Anche ad Arona, la situazione è a rischio: domani rimarranno chiuse le scuole Marcelline, per evitare difficoltà di transito nella zona del lungolago. Nel frattempo, si legge sul sito del Comune, “tenuto conto del livello critico già raggiunto dal lago Maggiore e delle sfavorevoli previsioni meteo per i prossimi giorni, è stata disposta la chiusura del lungolago Marconi a partire da Piazza del Popolo sino all’albergo Giardino si richiede il completo sgombero di tutte le autovetture, in quanto si procederà al montaggio di tubolari finalizzati al contenimento della salita del lago”.
Un sistema adottato anche a Verbania dove, già da ieri, sono stati posizionati tubi di gomma a contenimento del lago.
Altra situazione gravosa è quella che si è verificata in località Alzo di Pella, dove una frana si è abbattuta su un’abiotazone distruggendola. Chiusa la strada per Madonna del Sasso. I tecnici provinciali e il presidente Besozzi, insieme al Prefetto, ai responsabili della Protezione civile e alle Forze dell’ordine, stanno monitorando la situazione.
Anche il Ticino non va meglio: la piena del fiume fa pensare che, se continuerà a piovere, si dovrà intervenire con misure tese ad arginare eventuali danni.
30 persone sono state evacuate nel comune di Pella, smottamenti oltre che ad Alzo di Pella anche a Grignasco; frane anche nel Biellese.
L’invito ai cittadini è quello di mantenere comportamenti responsabili, limitando in particolare gli spostamenti in occasione dei temporali ed evitando attività e stazionamenti in prossimità dei corsi d’acqua.