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Novara

Circolo dei Lettori – Caffetteria Broletto: i pentastellati annunciano un esposto in Procura

A Novara tutto tace mentre a Torino le risposte dell’assessore Parigi non soddisfano i grillini che, sulla vicenda dell’affidamento della Caffetteria Broletto al figlio della responsabile amministrativa della Fondazione Teatro Coccia, presenteranno un esposto alla Procura.

I consiglieri regionali Francesca Frediani, Vicepresidente Commissione Cultura, Davide Bono, e Paolo Andrissi, e il consigliere comunale di Novara Luca Zacchero, ascoltati in commissione i chiarimenti dell’assessore alla Cultura regionale, hanno scelto la strada della Magistratura:

“Poco convincenti le spiegazioni sulla vicenda della Caffetteria Broletto fornite dall’assessore regionale alla Cultura Parigi su richiesta del Movimento 5 Stelle. Per questo faremo un esposto alla Procura della Repubblica”, dicono.
“Da subito ci ha lasciati perplessi la notizia dell’affidamento del servizio attraverso un bando emesso dal Circolo dei Lettori di Torino, che ha visto come vincitore proprio il figlio della responsabile amministrativa della Fondazione Teatro Coccia. Parigi ha giustificato l’affidamento della procedura al Circolo dei Lettori (di cui è fondatrice) richiamando un non ben definito progetto risalente al 2011 attraverso il quale si voleva riproporre il format torinese del Circolo dei Lettori alla realtà novarese. Per il resto, secondo l’assessore, non ci sarebbe nessuna irregolarità: il bando sarebbe stato adeguatamente pubblicizzato, anche attraverso la pagina facebook del Sindaco”.

Ricordiamo, per dovere di cronaca, che il bando per l’affidamento è stato emesso dal Circolo dei Lettori il 19 dicembre 2014, entro il 9 gennaio era previsto il sopralluogo obbigatorio. Chiusura del bando 16 gennaio. Se consideriamo il periodo particolare legato alle festività natalizie, appare poco adeguata la pubblicità del bando stesso effettuata.

“Con questo episodio – continuano i consiglieri pentastellati – aumenta la nostra preoccupazione per la sconsiderata gestione della Cultura in Piemonte. Fino a pochi giorni fa pensavamo che la corsia riservata di cui gode il Circolo dei Lettori fosse confinata ad eventi ed iniziative torinesi. Da oggi abbiamo la certezza di come questo modello, tanto salottiero quanto fallimentare, venga esportato anche in altre province piemontesi. Auspichiamo che in tal senso la magistratura possa far piena chiarezza su questa vicenda. Almeno un po’ di più rispetto alle strampalate giustificazioni dell’assessore Parigi”.