Casalbeltrame – “Il fenomeno della combustione illecita di rifiuti è particolarmente grave anche per i suoi marcati effetti inquinanti sul territorio. Esso, purtroppo, continua ad avere una certa diffusione su tutto il territorio nazionale, anche nella nostra provincia”. Lo affermano i Carabinieri forestali di Novara, che nei giorni scorsi hanno sequestrato un cantiere edile a Casalbeltrame, dove venivano bruciati cumuli di rifiuti.
All’interno dell’area gli investigatori hanno trovato “diversi cumuli di rifiuti da demolizione edile, provenienti dall’attività dell’impresa, ammassati in maniera incontrollata e gestiti in assenza di qualsivoglia autorizzazione ambientale. Inoltre – aggiungono – sono stati individuati cumuli di rifiuti già bruciati e altri già pronti per essere ulteriormente combusti. Si trattava di rifiuti di varia natura tra i quali imballaggi in plastica, in legno e rifiuti misti derivanti dall’attività di impresa della ditta. La presenza di cumuli già pronti per la successiva combustione ha spinto i militari ad effettuare il sequestro preventivo”.
Il titolare dell’impresa edile che opera all’interno del cantiere è stato denunciato per combustione e smaltimento illecito di rifiuti. Si tratta di un cittadino italiano residente nel territorio della provincia di Novara. “Il reato di combustione illecita di rifiuti è in vigore dal dicembre 2013 – sottolineano i Carabinieri forestali – È un reato grave che prevede la comminazione della pena della reclusione da due a cinque anni. Inoltre, il responsabile, in caso di condanna, è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale ed al pagamento, anche in via di regresso, delle spese per la bonifica”.
A fine agosto era stato sequestrato un altro cantiere, a Veveri, in cui i rifiuti da demolizione venivano utilizzati come materiali da riempimento per lavori edili. E, sempre in tema, di combustione di rifiuti, da questa mattina è in fiamme un altro deposito di rifiuti a Cinisello Balsamo, a nord di Milano. Un episodio simile a quello avvenuto a Mortara soltanto qualche settimana fa e che aveva creato allarme anche nel novarese, quando gli odori dei rifiuti andati in fiamme erano arrivati anche in città.