Il commercio sta soffrendo e lo fa non solo dal punto di vista dei numeri (il saldo tra attività avviate e attività chiuse è sempre negativo negli ultimi anni) ma anche perchè sta attraversando ed affrontando problemi nuovi che hanno a che fare con la legalità. Problematiche che si stanno diffondendo a macchia d’olio, complice anche il web, canale preferenziale per le attività non lecite. Sono questi i temi affrontati nel corso del convegno “Legalità mi piace” organizzato a Novara da Confcommercio Alto Piemonte con autorità e forze dell’ordine.
Anche nelle province di Novara e del Vco si stanno diffondendo forme di abusivismo difficili da individuare. E’ quanto emerge dalle indagini di Eurisko effettuate sul territorio piemontese che ravvedono la presenza di attività che si svolgono presso abitazioni private e che si avvalgono di canali di comunicazione digitali, quali siti web e pagine facebook, per promuoversi.
Il riferimento è agli home restaurant, agli affittacamere e ai falsi bed & breakfast per i quali il settore chiede maggiori controlli, anche attraverso attività di ricerca e di indagine tramite il web.
“Preoccupa non poco il proliferare di questa offerta illegale – si dice a Confcommercio – che comporta gravi ripercussioni economiche e d’immagine sulle attività che lavorano nel rispetto di tutte le innumerevoli normative fiscali, amministrative, igienico-sanitarie, sulla sicurezza, sul lavoro, ecc. cui sono soggette. Confcommercio Alto Piemonte si è attivata per individuare tali attività, segnalandole alle Autorità competenti, dalle quali si chiedono attenzione, controlli e sanzioni al fine di contenere e di scoraggiare il fenomeno”.
Gli home restaurant sono ristoranti improvvisati presso abitazioni private dove si cucina e si ricevono ospiti a pagamento.
In provincia di Novara e Vco è stata anche stimata la presenza di oltre un migliaio di affittacamere, intesi come posti letto abusivi, messi cioè a disposizione da privati che li affittano per brevi periodi di tempo (da 2 a 7 giorni) soprattutto nelle località turistiche, senza essere assoggettati ad alcuna registrazione né degli alloggi stessi, né di quanti li affittano.
Nuove forme di ricettività che stanno mettendo in allarme il mondo delle strutture alberghiere che le percepiscono come concorrenza sleale, tanto che Federalberghi ha chiesto a livello nazionale l’istituzione di un registro degli alloggi offerti da privati, la registrazione dei movimenti nelle private abitazioni, il rispetto della legislazione fiscale, il pagamento della tassa di soggiorno.
Nel mirino del mondo del commercio ci sono anche le attività di intrattenimento nei bar: la legge regionale prevede che le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti, trattorie, ecc.) possano effettuare intrattenimenti musicali purché non facciano pagare un biglietto di ingresso, non aumentino il prezzo delle consumazioni e non facciano ballare. Negli ultimi anni, anche per i cambiamenti delle abitudini di svago delle nuove generazioni, sempre più spesso i bar svolgono attività di intrattenimento musicale dal vivo, sia all’interno dei locali e sia all’esterno, consentendo agli avventori anche di ballare e configurandosi, nei fatti, come locali di pubblico spettacolo, senza averne né le autorizzazioni amministrative, né quelle relative alla sicurezza. “Si chiedono controlli più assidui e sanzioni”.
Tra le maggiori azioni criminali prese in considerazioni dalle imprese piemontesi c’è la contraffazione, dopo furti e abusivismo. Un fenomeno diffuso un po’ in tutti i settori merceologici, in particolare in quello degli articoli di moda e dell’alimentazione. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stimato in quasi 7 miliardi il valore del mercato della contraffazione in Italia, con evidenti ricadute sulle attività regolari cui questa ingente somma viene ogni anno sottratta.
Concludono il quadro “problematico” del settore commercio furti e rapine: per quanto tali reati siano percepiti dalle imprese piemontesi come in aumento (più 47% rispetto all’anno precedente secondo l’indagine Eurisko), “nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola la situazione risulta abbastanza sotto controllo, grazie anche alla buona collaborazione con le Forze dell’ordine, che si sono dimostrate sollecite negli interventi e sensibili alla prevenzione di episodi di criminalità comune”.