“Lunedì sera, la nostra squadra del cuore, dopo aver ricevuto una sonora penalità, si è presentata sul campo dello stadio Piola, contro i suoi avversari, come sempre.
Dirigenti, allenatori e giocatori pronti ad affrontare l’avversario come se nulla fosse accaduto, il pubblico vicino alla squadra, caldo, serio e responsabile, di fronte ad una situazione che sul piano della motivazione risulta delicata. Entrare nel merito di quanto ha disposto la giustizia sportiva è competenza di chi segue la questione sul piano tecnico/giuridico, ma valutare oggi l’atteggiamento positivo della squadra e del pubblico che responsabilmente segue sul piano sportivo il risultato di chi vuole vincere è sicuramente un dato importante.
Lo è ancora di più se consideriamo che il comportamento civile, educato da parte dei tifosi nel rispettare una fase delicata della società, devo dire da sportivo che fa onore alla nostra città . Oserei definirlo un mondo disciplinato dove il significato etimologico indica proprio l’atto di colui che sceglie separando e che cerca così di compiere una scelta consapevole e decisa. È il momento delicatissimo in cui una persona si trova di fronte ad un bivio da cui dipende ciò che accadrà in futuro. Qualcuno ha detto che il pubblico novarese ha dato prova di un comportamento di grande cultura e per questo motivo occorre porre grande attenzione sul risultato; potrei definire ancora meglio il concetto che ritengo estremamente interessante e lo chiamerei una “intelligenza emotiva”, ovvero l’abilità di chi oggi ha saputo leggere fra le righe in un momento delicato come quello che il Novara calcio sta attraversando.
Tutto questo per migliorare risultati e performance.
Così dovrebbe accadere nella politica della nostra città, ma il problema è che mentre il Novara ha dei buoni giocatori che reggono lo stress emotivo delle difficoltà attuali, e la città a suo sostegno, la politica ha giocatori che non hanno il concetto di squadra e tutti praticano lo sport da individualisti, manca l’allenatore capace di assemblare una squadra e ancora una volta si parla di obbiettivi ma nel mezzo non c’è un progetto. Un gol non è un caso, ma il frutto di tante componenti che fanno del giocatore colui che sa esprimere il risultato di tutta la squadra e della sua società. Direi che se fossimo capaci di imitare gli esempi migliori, oggi il Novara Calcio potrebbe farci da maestro.”
Massimo Contaldo