Finora hanno tollerato i cantieri senza batter ciglio: qualche lamento, ma anche la consapevolezza che i propri soci e clienti, al di là del fango, ci sono. Quando però il locale si allaga, rimanerci dentro per farsi una birra o assistere a musica live diventa certamente impresa più ardua.
L’altra sera, il Circolo Big Lebowski di corso Trieste ha subito l’allagamento del locale. Un problema risolto nel giro di pochi giorni, ma i gestori si domandano come sia potuto succedere.
“Da due anni resistiamo all’interno di un cantiere – scrivono su Fb – grazie ai mille e passa soci che ci sostengono e ci danno tante soddisfazioni. Ai quali non importa di sporcarsi le scarpe tra calcinacci e fanghiglia per potersi sentire in famiglia. Però, proprio mentre siamo quasi alla fine del cantiere del Pisu, arriva un po’ di pioggia, un po’ più abbondante del solito, ma non di certo l’uragano Katrina, che ha allagato mezzo circolo”.
Questo è successo, secondo loro, a causa “di una progettazione approssimativa e sbagliata; tutti i canalini di deviazione dell’acqua piovana del cantiere convogliano nell’ala nord del circolo e non verso i tombini”.
Al Circolo si sono contati i danni: servizi fuori uso, 30 centimetri di acqua, impianto elettrico danneggiato, impianto audio e strumentazione danneggiate, merci e mobilio stagnanti nell’acqua.
Danni notevoli: “Sembra quasi che ci vogliano far chiudere – proseguono i gestori – Ora abbiamo sistemato e andiamo avanti con la porgrammazione, ma, ci chiediamo, chi ci risarcirà?”.