Falso commissario arrestato per estorsione, secondo i Carabinieri ci potrebbero essere altre vittime rimaste nel silenzio.
Si spacciava per il “Commissario Mancini” della Dia di Milano, ma invece di lavorare nell’interesse della legalità si aggirava fra Borgomanero e Arona comportandosi in modo molto sospetto. I Carabinieri del nucleo investigativo di Novara lo hanno arrestato nel capoluogo agognino con in tasca 15.000 euro appena estorti, una pistola da soft air molto simile a un’arma vera e un distintivo di riconoscimento falso. Ora Luigi Mainini, 59enne della provincia di Milano, da poco trasferitosi a Borgomanero, si trova in carcere a Novara.
Nella sua rete era caduto un uomo residente nel borgomanerese, che avrebbe minacciato pesantemente e a cui aveva persino fatto credere “di poter svolgere una funzione di intermediario con una fantomatica gang criminale”, spiegano gli inquirenti. Le voci su quello strano “commissario” erano arrivate alle orecchie dei Carabinieri, che ieri (28 febbraio) hanno deciso di attenderlo al varco, grazie a unattività di’indagine coordinata dal sostituto procuratore Mario Andrigo. I soldi, l’arma e il finto tesserino trovatigli addosso non gli hanno lasciato scampo.
Ma secondo gli inquirenti potrebbero esserci altre vittime, rimaste ancora avvolte nel silenzio. “A fini investigativi viene diffusa la fotografia del soggetto – spiegano gli investigatori – poiché gli accertamenti non sono ancora conclusi e si sospetta che l’uomo possa essersi reso autore di altri fatti analoghi. Si richiede pertanto ai cittadini che possano essere stati vittime di fatti simili di contattare i Carabinieri di Novara al fine di fornire elementi utili per la prosecuzione delle indagini”.