Conclusa, dopo due anni di serrate indagini, appostamenti, inseguimenti e l’impiego di venti uomini, l’”Operazione Mtskheta“, che prende il nome dall’antica capitale dell’impero georgiano.
Il Comando Operativo ed il Nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Novara hanno arrestato nell’ultima fase dell’operazione, quella di ieri, 21 plurirecidivi (6 ai domiciliari, 15 in carcere) a cui è stata contestata l’associazione a delinquere, per furti in abitazione. Refurtiva per un totale di circa trecentomila euro, tra costosissimi orologi e preziosi gioielli.
La prima fase dell’operazione aveva inoltre smantellato intere batterie di ladri, con 22 arresti in flagranza di reato e 3 milioni di euro di refurtiva recuperata.
Ieri, in tarda serata, la conclusione di una vicenda che vedeva furti nelle abitazioni e conseguente opera di ricettazione. I ladri arrestati ieri, tutti appartenenti a Sinti piemontesi, anche imparentati tra loro, passavano la refurtiva ad abili ricettatori georgiani che piazzavano la merce nei posti più disparati, tra cui anche gioiellerie in pieno centro di Milano.
Operazione difficili, con pedinamenti e perquisizioni in ambienti ostili, molto spesso controllati da veri e propri guardiani di zona. Controllati cinque campi Sinti tra Carmagnola, due a Milano ed uno tra Vercelli e Novara, a Ghislarengo. La Procura di Milano ha emesso i mandati di cattura per un’operazione che coinvolgeva diverse province della Lombardia, del Piemonte, in particolare Novara, e della Liguria.
Il Colonnello Spirito ed il Colonnello Liore hanno spiegato come “l’organizzazione malavitosa fosse perfettamente e gerarchicamente costituita e di come spesso a capo della stessa comparissero figure femminili che facevano guadagnare anche cinquanta, sessantamila euro al giorno”.
Dietro a queste organizzazioni, si celava la malavita organizzata ed in questo caso la mafia russa collaborava con i ricettatori sinti.
I carabinieri sono giunti ieri anche a casa di un malvivente agli arresti domiciliari a cui è stata sequestrata una ingente quantità di monete d’oro, orologi ed altri preziosi.
Ritrovata anche una croce pastorale del Vescovo Danio di Cremona, risalente al 1972 e rubata dal Seminario della città lombarda nel 2008.
Ben strutturata, l’organizzazione seguiva, attimo per attimo, i continui cambiamenti del prezzo dell’oro e la compravendita avveniva anche ogni tre settimane a Monaco di Baviera mediante un emissario che smerciava parecchio oro rubato.
Gli ufficiali dell’Arma hanno ribadito l’importanza di prestare molta attenzione al proprio appartamento soprattutto nel periodo estivo, momento di acme per i furti negli alloggi. Doppia serratura e possibilmente non lasciare incustodita per lungo tempo l’abitazione possono servire da deterrente per i ladri.
Dopo l’importante operazione avvenuta ieri a Novara, chi avesse il dubbio che tra la refurtiva possa esserci qualcosa di proprio, munito di regolare denuncia di furto, può mettersi in contatto con il Comando provinciale dei Carabinieri di Novara, telefonando al numero 0321/3791.
Manuela Peroni Assandri