I cuori azzurri battono forte: “Il Novara calcio riparta anche dai dilettanti, ma senza De Salvo, Rullo e Pavanati”
Centinaia di tifosi azzurri hanno sfilato da piazza Martiri a Palazzo Cabrino, dove il Sindaco Canelli ha spiegato quali iniziative sta mettendo in campo, per dare continuità ai 113 anni di storia del Novara calcio.
I cuori azzurri battono ancora forte e per essere il 29 di luglio, si sono fatti vedere e sentire eccome, per le vie del centro città fino a Palazzo Cabrino. Dopo un anno e mezzo lontano dal Piola, la tifoseria del Novara calcio ha risposto presente, alla chiamata dei gruppi organizzati (Nuares, Coordinamento Cuore Azzurro e Fedelissimi), ed in centinaia si sono ritrovati in piazza Martiri dopo le 18, per sfilare in corteo e poi incontrare il sindaco. Si sono riviste tante maglie azzurre, sciarpe, bandiere e fumogeni, con tanti cori all’indirizzo di De Salvo, Rullo e Pavanati, ritenuti i responsabili della caduta verticale che ha portato lo storico club fuori dal professionismo dopo 113 anni ininterrotti. Le facce degli ultimi tre presidenti, sono persino finite su centinaia di banconote finte, appositamente stampate per contestarli aspramente.
Alessandro Canelli è poi sceso in strada per aggiornare i presenti sulla situazione: “Ho spedito una lettera al presidente della Ficg Gabriele Gravina ed a Cosimo Sibilia della Lega Nazionale Dilettanti, il nostro obiettivo è chiedere l’iscrizione in serie D, ma tutto è in stand-by in attesa che il TAR si pronunci sul ricorso presentato da Pavanati”. Se l’attuale Novara calcio non riuscirà ad iscriversi in serie C, come pare probabile, il sindaco conferma che esiste già un gruppo di imprenditori coordinati dal manager Daniele Barbone “con anche imprenditori novaresi” spiega Canelli, pronto a far nascere una nuova società, che risponderebbe al bando pubblico che verrà redatto dal sindaco, che poi si candiderebbe a ricevere il titolo sportivo dalla Figc, ed il logo storico del Novara calcio, come è successo in molte piazze importanti anche di recente (Art.52 comma 10 delle norme federali). Una nuova società, questo è certo, ma che sichiamerà sicuramente Novara.
Ma se Pavanati una volta perso al Tar volesse iscrivere la squadra tra i dilettanti? “Non potrebbe farlo – ha risposto Canelli – le norme federali glielo impedirebbero”.
I prossimi passi partono da quando il Collegio di Garanzia del Coni, depositerà le motivazioni della sentenza che non ha accolto l’iscrizione alla serie C. Su quello, lo stesso presidente Gravina, valuterà se e chi ammettere al posto delle squadre escluse. Su quel dispositivo, anche l’avvocato degli azzurri Cesare Di Cintio, su mandato di Pavanati, redigerà il nuovo ricorso al Tar, accompagnato da una richiesta di sospensiva, ecco perchè sarà poi importante capire quando il Tribunale Regionale del Lazio, fisserà la data per l’udienza, probabilmente entro il 10 di agosto.
“I tempi saranno strettissimi – ha concluso Alessandro Canelli – non sarà semplice mettere insieme la nuova società, con una solidità economica, un progetto credibile ed una struttura consona, l’ultimo dei problemi saranno i giocatori, che si potranno reperire con maggiore facilità”.
Su alcune cose sembra che la piazza azzurra sia universalmente concorde: il Novara calcio che ripartirebbe dai dilettanti, non può disperdere il patrimonio di 113 anni, per cui deve dare continuità a quella storia; e nella nascente società, non dovrà trovare posto chi a vario titolo, ha contribuito al verificarsi della attuale incresciosa situazione.