Secondo l’Assessore regionale al bilancio Aldo Reschigna sono due i motivi della scelta: “Da una parte le ormai note criticità di bilancio, aggravate nel 2015 dalla necessità di rendicontare entro fine anno, attraverso il cofinanziamento, la programmazione dei fondi strutturali europei appena conclusa, pena la perdita delle risorse europee. Dall’altra il progressivo disallineamento accentuatosi negli anni passati, che ci ha portato all’inizio dell’anno in corso a dover ancora pagare le somme del bando 2012-2013 sul diritto allo studio”.
Fatto sta che mentre la Regione annuncia che entro il prossimo febbraio saranno pagati i contributi relativi ai bandi per il diritto allo studio dal 2012-2013 e 2013-2014 e verrà pubblicato il nuovo bando 2015-2016, sui contributi alle famiglie per rette ed acquisto di libri relativi al 2014-2015 verrà tirata una riga.
“Questo slittamento è un fatto eccezionale, non c’è alcuna volontà di ridurre strutturalmente la nostra politica per il diritto allo studio”.
A farne le spese le famiglie che avevano fatto domanda per ricevere un aiuto per le spese scolastiche e che hanno atteso pazientemente l’erogazione dei finanziamenti.
“La priorità dell’amministrazione regionale – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero – era quella di riallinearsi cioè di smaltire tutte le domande ammesse a finanziamento negli anni passati e non ancora finanziate per poter cosi stanziare a bilancio ogni anno i soldi necessari per finanziare il diritto allo studio dell’anno in corso. Un ritardo, quello dei pagamenti degli assegni di studio, accumulatosi negli anni e che saremo finalmente in grado di colmare attraverso una scelta sofferta ma di buon senso – aggiunge Pentenero – Procedere direttamente alla pubblicazione del bando 15/16 ci consentirà infatti di saldare il passato e ripartire senza creare false aspettative nelle famiglie a cui, nel corso di questo anno scolastico, arriveranno doppie risorse ”.
Buone intenzioni, peccato che, a dirla con Totò “è la somma che fa il totale” e qui i conti non tornano perché è innegabile che le famiglie che ne avevano diritto “salteranno” un anno di contributi.
Per il 2012-13 le domande finanziate entro settembre saranno 4193 ( per gli assegni di iscrizione e frequenza) e 28394 (per libri di testo e attività integrative), per un importo complessivo pari a 14.560.825,00 di euro. Il bando 2013-14, in pagamento il prossimo febbraio, dovrà finanziare 4063 domande per iscrizione e frequenza e 19.568 domande per libri di testo e attività integrative, per un importo complessivo pari a 11.008.205,00 euro.