Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la nuova legge regionale sulla caccia, in una partita fra Governo e Piemonte che si gioca anche sul tavolo della Tav e dell’autonomia.
Oltre alla TAV, c’è un nuovo fronte di scontro fra Regione Piemonte e Governo gialloverde, dopo l’impugnazione della nuova legge Regionale sulla Caccia operato dal Consiglio dei Ministri. Le principali motivazioni addotte, riguardano l’esercizio dell’attività venatoria nei fondi privati e il calendario venatorio, che secondo il Governo “eccederebbero dalle competenze regionali invadendo le materie dell’ordinamento civile e della tutela dell’ambiente, riservate alla legislazione statale dall’articolo 117, secondo comma, lettere l) e s), della Costituzione”.
Il mondo venatorio esulta, visto che non ha mai nascosto la propria contrarietà alla nuova legge considerata “fortemente limitante”, mentre il Partito Democratico parla di “rappresaglia”.
A sentire i consiglieri regionali Nadia Conticelli e Vittorio Barazzotto, la scure è caduta per mano leghista perchè “Abbiamo trascorso mesi di discussione – scrivono i consiglieri del Pd – prima in commissione e poi in aula, a sentirci dare lezioni di ambientalismo dai colleghi del Movimento 5 Stelle” pentastellati che avrebbero poi evidentemente lasciato mano libera ai colleghi del Carroccio, secondo Conticelli e Barazzotto “molto più inclini a lanciare un chiaro messaggio alle lobbies piú intransigenti dei cacciatori” facendo venire meno le preoccupazioni ambientaliste e di tutela dell’avifauna piemontese, con alle spalle un precedete firmato Cota, quando la giunta leghista cancellò la legge piemontese, “lasciando dietro di sé un vuoto normativo inedito per il Piemonte” concludono i consiglieri democratici.
Ora che succede? L’ultima parola la metterà la Corte Costituzionale, chiamata a verificare se in effetti la Regione Piemonte è andata oltre le proprie competenze. Ma i tempi sono lunghi e fino a quando non ci sarà un pronunciamento, la legge sarà comunque in vigore, a meno che sia la stessa Giunta Chiamparino a rivedere le parti contestate, andando in contro alle obiezioni poste dal Consiglio dei Ministri. Ma come detto, la partita tra Governo e Regione, si sta giocando su più tavoli, oltre alla legge regionale sulla caccia e la Tav infatti, c’è anche in ballo la discussione sull’autonomia del Piemonte appena cominciata. Chi farà la prossima mossa?