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Novara

Incendio di Mortara, a Borgolavezzaro la centralina per la diossina: sabato i risultati

Mentre si spengono gli ultimi focolai resta alto il livello d’attenzione anche nel novarese sul rischio diossina, dopo l’incendio esploso ieri (mercoledì 6 settembre) al deposito di rifiuti speciali Eredi Bertè di Mortara. Il Comune di Borgolavezzaro, il più vicino della Bassa Novarese alla zona del rogo, “a scopo precauzionale, invita la popolazione a non sostare troppo all’aria aperta e a non consumare i prodotti dell’orto”, si legge in una nota diffusa dal Municipio.

I Vigili del fuoco di Novara, chiamati a supporto delle operazioni di spegnimento

In paese “è stata installata una centralina per rilevamento diossina – si legge ancora nella nota del Comune di Borgolavezzaro – Tra due giorni (9 settembre, ndr) avremo i risultati e sarà nostra cura tenervi informati”. Molti sindaci del territorio stanno continuando a rassicurare la cittadinanza, anche tramite i loro canali social. Sul sito del Comune di Novara, invece, le notizie sono ancora ferme a ieri. Pur trovandosi in una posizione di primo piano, alcuni cittadini non sono evidentemente riuscite a trovarle. Le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente si trovano nella sezione in alto, dove compare come prima notizia l’Estate novarese: bisogna usare le frecce direzionali e scorrere fino alla quarta notizia.

Questa mattina Arpa Piemonte ha diffuso un aggiornamento: “Nella giornata di ieri i campionamenti di aeriformi nelle provincie di Alessandria, Novara e Vercelli, a verifica della possibile ricaduta dei fumi dell’incendio alla ditta di rifiuti speciali in atto a Mortara – ancora in atto – hanno consentito di valutare i primi indicatori di combustione immersi nell’atmosfera e l’effettuazione di campioni d’aria che verranno analizzati nei prossimi giorni in laboratorio per la ricerca di Microinquinanti (diossine e IPA) e i VOC (Composti Organici Volatili). I primi dati effettuati da strumenti automatici non hanno evidenziato una presenza anomala dei composti ricercati, ma solo al termine delle analisi di laboratorio specialistiche sarà possibile valutare il fenomeno dell’eventuale ricaduta sul territorio. Oggi la circolazione dei venti è prevista analoga alla giornata di ieri, quindi i prodotti di combustione non dovrebbero interessare il territorio piemontese, ma i tecnici di Arpa continueranno i monitoraggi di garanzia nelle zone di possibile ricaduta”.

Le immagini delle prime ore dei soccorsi

Il maxi incendio di Mortara è stato spento nella tarda serata di ieri, ma nella mattinata di oggi è continuata l’attività per domare anche gli ultimi focolai, per cui sono stati chiamati in supporto anche i Vigili del fuoco di Novara. Le fiamme hanno distrutto tutto ciò che era accatastato in un’area di circa 11.000 metri quadri. Si parla soprattutto di rifiuti solidi ingombranti come materassi, mobili e materiale da imballaggio in legno e cartone. Sembra che nel deposito non venissero rispettate le misure di distanza tra i diversi materiali accatastati fuori dal capannone dell’azienda.

Nel frattempo la Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta sull’accaduto e i carabinieri hanno sequestrato l’intera area. L’episodio è finito anche sotto la lente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti: quello di Mortara è il quinto rogo, da maggio, che colpisce aziende della Lomellina pavese specializzate nella gestione di rifiuti. Proprio ieri alla Eredi Bertè era in programma un controllo da parte di Arpa, che però non si è mai tenuto, perché gli ispettori al loro arrivo si sono trovati di fronte alle fiamme.