“Probabilmente questa giunta ha la convinzione di poter rimanere impunita sempre e comunque”: sono le parole del consigliere comunale Daniele Andretta al termine di una commissione bilancio che di fatto non ha prodotto un bel niente. Peccato che domani sia il 15 ottobre, data ultima entro la quale il Comune di Novara dovrà fornire alla Corte dei Conti (che, come ricorderete, ha chiesto una relazione trimestrale sullo stato -pessimo- del bilancio novarese) i dati richiesti per arrivare, quanto prima, all’equilibrio di bilancio. Traguardo dal quale si è ancora ben lontani, innanzitutto perchè pare che gli uffici non abbiano ancora i dati necessari; e poi si pensi che nessuna delle “buone intenzioni” sulle quali il Comune si era impegnato dinanzi alla Corte dei Conti sono state in alcun modo rispettate.
“Ad oggi, 14 ottobre, non c’è nulla di nulla – spiega Andretta – La Corte dei Conti ha chiesto di valutare l’idoneità dei provvedimenti assunti a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio, tenendo conto degli elementi offerti e rappresentati dall’amministrazione comunale. Fino a questo momento, la Corte dei Conti ha accertato l’idoneità degli stessi soltanto in astratto”.
E in effetti, più in astratto di così… La risposta del Comune al deferimento della Corte dei Conti e alla richiesta esplicita di tenere sotto controllo un bilancio che fa acqua da tutte le parti prevedeva una serie di interventi e di entrate: 3 milioni 636 mila euro dalla vendita dell’ex macello, non incassati; 980 mila euro per piazzare la cessione di diritto di usufrutto trentennale del mercato coperto, non incassati; 1 milione 700 mila euro da Acque Novara Vco, non incassati; 1 milione 800 mila euro dalla vendita del 20% di Pharma, non incassati (oggi peraltro era fissata la data di apertura delle buste).
Di fatto, quindi, nessun obiettivo è stato raggiunto. Forte imbarazzo tra i commissari che hanno incalzato l’assessore al bilancio Giorgio Dulio: “Ci chiediamo a questo punto – aggiunge Andretta – cosa si andrà a raccontare alla Corte dei Conti. Nessuna contromisura è stata conseguita e, ad occhio e croce, ci sono ben 8 milioni di euro che mancano all’appello per arrivare all’equilibrio di bilancio”.
“E’ crollata definitivamente la messa in scena dell’assessore Dulio come assessore tecnico della Giunta – continua il consigliere Andretta – La versione dei fatti riportata alla commissione bilancio non può essere altro che una versione politica e di parte. Lo squilibrio accertato dalla Corte dei Conti c’è e permane, e anche se gli uffici non sono pronti con i dati richiesti dall’organismo contabile torinese, si trovano comunque i soldi e le modalità per spendere a favore di iniziative banalissime, come i 10 mila euro per la predisposizione del bilancio di fine mandato o i 20 mila euro per telefonare a casa dei novaresi e sapere se tutti stanno bene. Non si capisce più se la Giunta e il Sindaco siano certi di godere impunità nei confronti della Corte dei Conti, perchè diversamente sarebbe una incredibile leggerezza che non trova eguali. La città ha già bocciato la giunta Ballarè in quanto amministratori; prendiamo atto che non sono nemmeno in grado di fare i liquidatori di una parte del patrimonio comunale per poter permettere di riportare il bilancio a livelli almeno accettabili”.
Preoccupazione è stata espressa anche da qualche esponente della maggioranza: Diana e Reali, che in altre occasioni avevano chiesto di prestare più attenzione a questioni di tale importanza, hanno ancora una volta ribadito le proprie perplessità sul fatto che si arrivi sempre all’ultimo minuto e non ci sia nemmeno il tempo per valutare gli atti da trasmettere in risposta.