Un impegno ufficiale finalizzato a contenere l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali e a favorire la creazione di oil free zone. Il Consiglio regionale del Piemonte approva un ordine del giorno attraverso il quale conferma la volontà di una programmazione volta a favorire uno sviluppo economico in chiave di sostenibilità del territorio. Primo firmatario del documento il consigliere Pd Domenico Rossi il cui interesse si concentra in particolare sulla vicenda di Carpignano Sesia e sul progetto di sondaggi esplorativi da parte di Eni. «La promozione della filiera agroalimentare e del turismo, connessi alla cultura e alla natura della zona, deve diventare la priorità politica quando si guarda a un territorio con le caratteristiche di quello a cavallo tra le province di Novara, Vercelli e Biella – dichiara Rossi – In quest’area vengono prodotte alcune delle eccellenze maggiori del territorio novarese e piemontese, i vini DOCG e DOC delle colline novaresi e vercellesi, ma anche la coltivazione del riso, la produzione del miele e la presenza di Parchi e Riserve naturali. Chi governa ha il dovere di costruire una visione sulle potenzialità e sulle vocazioni dei diversi territori».
Proprio in questi giorni, la giunta regionale dovrà peraltro pronunciarsi sul progetto presentato da Eni a Carpignano. Alla luce di questo ordine del giorno l’impegno potrebbe andare nella direzione di una vision focalizzata sul fronte della ricerca, delle energie alternative e più in generale della green economy, come peraltro più volte sostenuto dallo stesso presidente Chiamparino.
Secondo il Movimento 5 Stelle, però, l’approvazione di quetso ordine dle giorno “si limita alle zone di Carisio e Carpignano e potrebbe provocare grossi danni al resto dle Piemonte. In aula abbiamo chiesto l’estensione dell’etichetta “free oil zone” a tutte le aree dove è stata fatta una richiesta di ricerca di idrocarburi – spiega il consigliere Gianpaolo Andrissi – ma ancora una volta il Pd ha dimostrato tutta la propria incoerenza respingendo la nostra proposta. In questo modo si discrimina, si divide e si indebolisce la lotta No triv tra chi ha il privilegio della free oil e chi come i comuni dell’area “Cascina Alberto”, da Gattinara a Castelletto Ticino passando per Oleggio, viene relegato in una sorta di serie B”.