A dodici ore dalla sonora sconfitta subita dal Partito democratico, a Novara, i vertici del partito fanno il mea culpa. Tutti in discussione, convinti del fatto che qualcosa non abbia funzionato. Vuoi, da una parte, le scelte decisamente impopolari prese da Ballarè e dalla sua Giunta, vuoi dall’altra un trend nazionale che, secondo molti, avrebbe trascinato nel baratro anche i candidati del Pd. Fatto sta che da domani, il Pd, entro le sue fila, cercherà di capire dove candidati e rappresentanti del movimento abbiano sbagliato.
E’ il segretario provinciale Mauro Gavinelli a commentare la sconfitta: “Una sconfitta netta che ci richiama ad analizzare nel profondo le cause di questo risultato sia a livello locale, sia sul fronte regionale e nazionale”. Dichiarazioni a commento dell’esito del ballottaggio di domenica, in particolare rispetto alle votazioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali di Novara e Trecate.
“Ringraziamo i tanti elettori che ci hanno dato fiducia e tutte le persone che si sono impegnate in questa campagna elettorale con sacrificio, entusiasmo e passione”, continua il responsabile provinciale Pd “Abbiamo già convocato gli organismi del Partito, dalla segreteria alla direzione provinciale; a partire dal sottoscritto – spiega Gavinelli – siamo tutti in discussione”.
“Nella politica i momenti negativi, pur nella logica dell’alternanza democratica, possono rappresentare un nuovo punto di partenza. Anche nel ruolo di opposizione – conclude il Segretario provinciale – il Partito Democratico sarà chiamato a rispettare quanto promesso in queste settimane: tornare a dialogare direttamente con le persone per costruire insieme un solido percorso di bene comune”.