Gli ultimi colpi in entrata (Romagna dalla Juve, Selasi dal Pescara e Bajde dal Maribor) questa volta Teti non li aveva fatti proprio sul filo di lana; così le ultime vorticose ore di calcio mercato, i tifosi azzurri le hanno vissute col patema d’animo sul fronte delle uscite, per la corte serrata del Palermo all’attaccante Galabinov e per la pressione di settimane della Fiorentina per l’amatissimo Paolino Faragò.
Paure poi per fortuna fugate, malgrado i continui incontri fra le parti ed il conseguente stress di una tifoseria che aveva visto aprirsi l’ultimo giorno di mercato, con la notizia dell’addio di Daniele Buzzegoli (passato al Benevento dell’ex Baroni), un altro pezzo di cuore azzurro che ha lasciato Novarello, dopo i sofferti addii estivi.
La società del vulcanico Zamparini ha offerto 600 mila euro più bonus per Galagoal, ma il Novara partiva dal milione in su.
Un eventuale passaggio in rosanero avrebbe innescato un giro vorticoso di attaccanti, con il Novara che per sostituire il bulgaro aveva contattato prima Maniero del Bari e poi Raicevic del Vicenza ed anche Rodriguez del Cesena, mentre la trattativa con la Fiorentina si è bloccata per la definizione tecnica del prestito di Faragò, che sarebbe rimasto in azzurro fino a giugno.
Questo non vuol dire che l’interesse dei viola per “capitan presente” sia scemata, tutt’altro; ma che per ora la definizione del trasferimento è rinviata. Da quanto letto sui social, i tifosi azzurri hanno atteso lo scandire dei minuti fino alle 23.00 con la speranza che tutto andasse in fumo, anche se gli eventuali sostituti di Galabinov sarebbero stati più che apprezzabili. Ma soprattutto la conferma di Faragò è stata poi accolta con grande soddisfazione, ecco perchè si può ragionevolmente affermare, che i veri botti finali siano arrivati dagli scongiurati addii.
Domenico Teti ha poi anche perfezionato il trasferimento del difensore 23enne Angelo Tartaglia dalla Fidelis Andria, con il ragazzo che però resterà in Puglia fino a giugno 2017, mentre ha ceduto in prestito il portierino novarese Lorenzo Montipò, niente meno che al Carpi.
Un Novara che certamente esce da questa sessione perdendo alcuni elementi di grande esperienza e indubbia personalità, ma che prosegue negli intenti di ringiovanimento della squadra, in linea con i nuovi regolamenti federali e con le qualità di valorizzazione del nuovo allenatore Boscaglia.
Ma anche nel sensibile ridimensionamento del monte ingaggi, il che di sicuro non guasta, perchè garanzia di continuità della proprietà.
Sicuramente solo il campo dirà se alcune scommesse tecniche, sapranno con il loro talento far dimenticare l’importante sacrificio in termini di affettività di uomini importanti come Evacuo, Gonzalez e Buzzegoli.
Questo è il calcio moderno e le notizie che arrivano da Pisa, con una società allo sbando e la partita degli azzurri di domenica fortemente a rischio (si ventila la possibilità che i nerazzurri non scendano in campo con la vittoria a tavolino del Novara), ci dicono che certi sacrifici, fatti con cognizione, diventano propedeutici alla continuità di un progetto ad alti livelli.
Ecco il riepilogo di tutti i nuovi arrivati in azzurro:
PORTIERI: Elia Benedini 21 anni dalla Pianese
DIFENSORI: Philip Koch 25 anni dallo Zurigo; Marco Calderoni 27 anni dal Latina; Gennaro Scognamiglio 29 anni dal Pisa; Filippo Romagna 19 anni dalla Juventus; Angelo Tartaglia 23 anni dalla Fidelis Andria
CENTROCAMPISTI: Tomasz Kupisz 27 anni dal Brescia; Gennaro Armeno 22 anni dall’Ischia; Ransford Selasi 20 anni dal Pescara
ATTACCANTI: Gianluca Sansone 29 anni dal Bari; Hicham Kanis 19 anni dall’Albinoleffe; Francesco Di Mariano 20 anni dalla Roma; Gregor Bajde 23 anni dal Maribor