Cambio di rotta su Musa? Pare proprio di sì. A partire dall’introduzione dei parcheggi di interscambio, fino alle annunciate modifiche relative alla politica tariffaria.
“Abbiamo ascoltato le esigenze e le richieste di cittadini e categorie – spiega l’assessore Giulio Rigotti – Per cui riprenderemo alcuni passaggi della tariffe, facendo chiaramente le dovute verifiche e monitoraggi”.
I problemi attuali di Musa
Nebulosi i dati relativi al flusso di auto che parcheggiano in città, anche se visibilmente la maggior parte dei nuovi stalli blu rimangono quotidianamente vuoti per ore e ore. La società Nord Ovest Parcheggi, come da accordi, li fornirà ogni due mesi. Sono stati invece illustrati i numeri relativi agli abbonamenti: sono stati rilasciati 1.325 abbonamenti gratuiti (ossia di residenti del centro privi del garage), 1.040 a pagamento, 115 scontati per abbonamento ferroviario. Pochini, in realtà.
E poi le paline che non sono ancora in grado di funzionare: gli impianti ci sono, ma il problema è legato agli allacciamenti Enel che l’azienda a cui ci si è rivolti, spagnola, non è ancora riuscita ad ultimare. E dopo gli austriaci e gli olandesi, ecco spuntare anche gli spagnoli, verrebbe da dire…
Tanti i problemi anche al parcheggio di largo Alpini: vuoi che la gente debba imparare ad utilizzare il nuovo sistema, vuoi che l’organizzazione non sia delle migliori. Fatto sta che dinanzi all’Università le code sono sempre chilometriche e si perde del gran tempo per pagare il proprio biglietto, far alzare la sbarra e andarsene. Le macchinette sono insufficienti e l’assistenza non è sempre garantita.
I cambiamenti tariffari annunciati terranno conto delle pesanti proteste di certe categorie, prima fra tutte quella dei dipendenti ospedalieri che, privati del parcheggio di viale Verdi (oggi in realtà praticamente vuoto) e penalizzati ulteriormente da Musa, hanno difficoltà a parcheggiare in orari particolari (dettati dai turni) e raggiungere il posto di lavoro. Problemi che comunque riguardano anche tanti altri settori professionali.
Per non parlare dei costi: secondo le stime della Giunta, gli introiti di Musa si dovrebbero attestare sui 400 mila euro al mese. Una cifra che, ad oggi, viste le condizioni, in tutta onestà sembra alquanto improbabile.
Musa gestita dal privato: perchè?
“Ci saranno dei cambiamenti che vengono soltanto annunciati ma di cui ancora non vi è traccia negli atti amministrativi – spiega il consigliere Daniele Andretta – Ci saremmo aspettati senonaltro un accenno in occasione del bilancio con una modifica delle tariffe della sosta”.
Non solo: nemmeno in commissione si è riusciti a capire per quale motivo sia stato dato il 51% della Nord Ovest Parcheggi ad un privato:
“Non esiste alcun documento se non un semplice parere tecnico del dirigente responsabile che motivi la scelta di dare a Parcheggi Italia il 51% di Nord Ovest Parcheggi e il 49% a Sun, diversamente da quanto originariamente previsto”. Una spartizione immotivata ed anomala, caso unico in tutta Italia se consideriamo i seppur numerosi comuni italiani in cui opera Parcheggi Italia, la società che appunto in Nord Ovest Parcheggi, detiene il 51%.
Un bel groviglio di disinformazione e di problemi, con la conseguente impressione che gli annunciati tentativi di cambiare rotta siano necessari per tamponare una situazione decisamente “sfuggita di mano”…