“Ballarè a casa”: è questo il titolo scelto dal comitato “No Musa” e dal laboratorio civico “Sveglia Novara” per la prossima manifestazione di protesta in programma per sabato 9 maggio alle ore 16 con ritrovo in Piazza delle Erbe.
“Oggi ho voluto fare personalmente un sopralluogo al cimitero comunale per accertarmi che fossero stati riaperti definitivamente i campi 2 e 5 come annunciato dall’amministrazione comunale – commenta Ivan De Grandis, fondatore del Comitato No Musa e portavoce del Laboratorio di idee Sveglia Novara – purtroppo ancora una volta i novaresi sono stati presi in giro. Ad un primo annuncio i lavori dovevano essere ultimati prima di Natale, poi entro Pasqua, poi entro la fine di aprile. Oggi è il 2 maggio e ancora molte persone da mesi non possono fare visita ai propri cari. Questa rimane “la grande vergogna” come l’abbiamo definita noi con ben due manifestazioni”.
“Il Sindaco Ballarè – prosegue De Grandis – ha interpretato in maniera molto personalistica la sua amministrazione, quindi quando diciamo “Ballarè a casa” chiediamo di porre fine a quella che a nostro parere, è la peggiore amministrazione nella storia del Comune di Novara guidata da quello che per noi è il peggior Sindaco della storia della città”.
“Avevamo fatto una petizione con circa 700 firme – dice Massimiliano Bernabei di “No Musa”- contro il nuovo piano della sosta, che prima non si chiamava Musa. Ma le nostre rimostranze a quanto pare non furono considerate perché Musa è nato speculare al progetto iniziale. L’Amministrazione sostiene che i cittadini stanno iniziando ad apprezzare Musa, anche se non ha ancora divulgato i dati inerenti ai primi mesi di utilizzo di questo sistema, la realtà è che i novaresi non hanno per niente digerito questo progetto. L’effetto del piano Musa è visibile a tutti , a partire dalla desertificazione del centro cittadino e paradossalmente la desertificazione del centro si accompagna alla congestione del traffico veicolare quale conseguenza della volontà da parte dei cittadini a non sottostare all’ennesimo balzello posto in essere dall’amministrazione”.
“Il nostro laboratorio – dice Marino Capettini di “Sveglia Novara” – è nato per dare l’opportunità ai cittadini di essere partecipi nella creazione di una alternativa a chi amministra oggi, partendo dalle loro idee. Per noi la partecipazione è molto importante e per questo nelle scorse settimane abbiamo lanciato il questionario “Il Sindaco di Novara che vorrei” dove i cittadini intervistati, circa mille fino ad ora, hanno potuto definire l’identikit del candidato sindaco ideale e sopratutto indicare le priorità e le idee per la città”.
“Abbiamo creato in questi giorni anche un gruppo giovani – dice Stefano Renosto – che sostiene la manifestazione “Ballarè a casa” e collabora fattivamente con il Comitato No Musa e il laboratorio civico Sveglia Novara. Tengo a precisare che si tratta di giovani che fino ad oggi non hanno mai fatto politica attiva ma che vogliono impegnarsi in prima persona per migliorare la città e le sue politiche giovanili, per questo siamo al fianco di Ivan De Grandis”.