Notte di paura nel novarese, Vco e Valsesia. Crolla il ponte di Romagnano. 11 dispersi in Piemonte. Chiesto lo stato d’emergenza.
Il Presidente Cirio ha chiesto lo stato d’emergenza. Bilancio pesante di 11 dispersi in tutta la regione. Danni ingenti anche nel Cusio e bassa ossola.
E’ stata una notte di paura in ampie zone del Piemonte, con novarese, Vco e Valsesia che ora sono alla conta di ingenti danni. Molte aeree sono rimaste senza corrente per diverse ore. Si registrano alberi caduti e frane ovunque, particolarmente complessa la viabilità da e per la Vallestrona. Fra Ornavasso e Mergozzo, isolato l’abitato di Migiandone, dove stanno intervenendo mezzi anfibi per portare soccorso. Anche il comune di Pieve Vergone è completamente sotto le acque del fiume Toce.
Pesante da tutti i punti di vista la situazione a Romagnano Sesia, dove il ponte che collega Gattinara è crollato. Nel Vercellese, l’Sp 9, all’altezza del comune di Cravagliana, un torrente ha eroso 500 metri di strada. Chiusa la tangenziale nord di Vercelli ed acqua delle risaie che ha allagato ampie zone circostanti. A Borgosesia, un quartiere isolato.
Colpito anche il Cusio e la zona del lago d’Orta. Ad Omegna le acque ingrossate dello Strona hanno fatto crollare edifici e pezzi di strade. A Pettenasco il torrente Pescone si è preso la pensilina della nuova passeggiata a lago.
In tutta la Regione sono 11 le persone disperse, 10 nel Cuneese, su cui si stanno facendo verifiche tra il versante italiano e quello francese, ed una a Varallo Sesia, sull’Sp 105, dove un uomo è caduto con la sua auto nel Sesia.
Interi paesi isolati, case e strade devastate. È una situazione estremamente critica quella che si è venuta a creare a seguito delle forti piogge che si sono abbattute sulla regione a partire dal pomeriggio di ieri, provocando esondazioni, frane, allagamenti e ingenti danni a edifici e infrastrutture.
Il Presidente della Regione Piemonte sottolinea la preoccupazione per i dispersi, di cui sono ancora in corso le ricerche, e per gli enormi danni al territorio che i sindaci delle aree più colpite – con i quali è in contatto da stanotte – descrivono in alcuni casi peggiori del ‘94.
Il Presidente stamattina ha sentito il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli e si è confrontato con il Governatore ligure, insieme chiederanno lo stato d’emergenza.
Tutta la Giunta è operativa in questo momento sul territorio e gli Assessori stanno monitorando e presidiando fisicamente le aree più colpite.
L’Assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte si è recato questa mattina in alcune zone del Tanaro e ha parlato di situazione disastrosa. Ha poi sottolineato come desti preoccupazione il Sesia, la cui piena sta passando ora, senza contare tutti i danni, le frane, le strade allagate, i borghi isolati.
In allerta le dighe Ceppi Morelli (Vco), Sessera (Bi) e Gurzia (To). In preallerta quelle di Piastra (Cn), San Nicolao (Bi), Rinasco (Vc) Melezet e Vistrorio (To).
Le forti piogge della notte hanno determinato la disalimentazione di 55.000 utenze elettriche, di cui 11.599 nel Cuneese; 14.200 nel Novarese; 14.000 nel Vco, 6.700 nel Vercellese e 4.500 nel Biellese. Gli operatori sono al lavoro per il ripristino del servizio.
Al lavoro per fare fronte alla situazione 249 volontari, di cui 174 del Coordinamento regionale di Protezione civile, 72 del Corpo Antincendi Boschivi, 3 dell’Ana.
Tutta la Protezione civile è sul territorio. Il coordinamento territoriale del volontariatoo di Asti e Alessandria si sta recando nel Cuneese per rafforzare i soccorsi e la sala operativa di corso Marche 79 a Torino resterà operativa h. 24 fino alla fine dell’emergenza.
Il Rally del Rubinetto che doveva passare sulle strade del Mottarone è stato rinviato.