NOVARA-SPAL 0-1
10′ Giani
La Spal passa a Novara col minimo degli sforzi, contro un Novara decimato dalle assenze, certamente volitivo ma apparso totalmente inadeguato soprattutto nella capacità di offendere. Le assenze contemporanee di Galabinov, Sansone e Corazza davanti, unitamente a Beye, Casarini e alla defezione dell’ultimo minuto di Viola, non aiutano Boscaglia contro una Spal in salute e carica di entusiasmo. Scelte limitate ma che il tecnico siciliano riesce a rendere sorprendenti, con un attacco formato dai giovanissimi Bajde e Lukanovic, inseriti in un pratico 4-4-2 che ripropone la difesa di sempre, con Bolzoni e Selasi al centro del campo ed agli esterni Faragò e Kupisz. Praticamente alla prima occasione, la Spal passa in vantaggio, quando al 10′ Giani incorna sotto l’incrocio il primo corner della partita. Se la contesa pareva squilibrata sin da principio, diventa plastica la sensazione di incapacità di offendere degli azzurri, malgrado l’impegno e la verve messa soprattutto sugli esterni sia a destra che a sinistra dalle catene Dickmann-Faragò e Calderoni-Kupisz, davanti non si tiene un pallone e la manovra si incaglia al limite dell’area, tanto è vero che l’occasione più importante della ripresa, la provoca un difensore che anticipa Bajde a centro aerea rischiando l’autogoal.
Nel secondo tempo Boscaglia gioca i pochi jolly a sua disposizioni, subito inserendo Adorjan per Selasi sulla, ridisegnando il Novara con un 4-3-1-2, poi togliendo Kupisz (fra i pochi che vedono la porta da fuori…) per Di Mariano; ma a parte qualche generosa palla buttata dentro alla disperata, le occasioni più importanti li ha la Spal in contropiede, prima con Cerri e poi con Antenucci, entrambi poco freddi ed imprecisi sule disperate uscite di Da Costa. La sufficienza dei ferraresi, svogliati ed inca piaci di chiudere la partita, stava per costare caro a mister Semplice, quando all’ultimo respiro, una palla spiazzata dall’improvvisato centravanti Troest, diventa buona per il tiro in diagonale di Scognamiglio, salvato sulla linea da un difensore. È’ l’ultimo episodio di una partita dove i problemi della rosa, ed i limiti di un allenatore mai digerito dalla piazza, fanno saltare i nervi anche in tribuna e nei distinti, mentre la curva aveva lasciato gli spalti per protesta ben prima del triplice fischio.
Novara: 1 Da Costa; 24 Dickmann, 2 Troest, 6 Scognamiglio, 27 Calderoni; 20 Kupisz, 19 Bolzoni, 28 Selasi (23 Adorjan 45′), 8 Faragò; 7 Bajde (9 Di Mariano 63′), 23 Lukanovic
A disposizione: 31 Pacini (Gk), 3 Mantovani, 12 Intorre (Gk), 13 Collodel, 15 Malberti, 21 Kanis, 33 Romagna – Allenatore: Roberto Boscaglia
S.P.A.L:: 1 Meret; 2 Gasparetto (vK), 4 Arini, 5 Giani (K), 7 Antenucci, 9 Cerri (17 Zigoni 70′), 13 Beghetto (24 Del Grosso 85′), 19 Mora, 23 Vicari, 27 Ghiglione (8 Spighi 70′), 28 Schiattarella
A disposizione: 22 Branduani, 3 Silvestri, 11 Finotto, 15 Picchi, 20 Castagnetti, 21 Pontisso – Allenatore: Leonardo Semplici
Arbitro: Sig. Sacchi di Macerata; Assistenti: Sigg. Colella di Padova e Grossi di Frosinone; Quarto ufficiale: Sig. Provesi di Treviglio
Ammoniti: 15′ Bajde, 56′ Arini (S), 57′ Giani (S), 89′ Mora (S); Calci d’angolo: Novara 5 – Spal 2
Minuti di recupero: 1′ pt; 3′ st; Marcatori: 10′ Giani (S); Spettatori totali: 3888; paganti: 1078; abbonati: 2810