PERUGIA-NOVARA 0-0
Prima regola: non prenderle!
Sembrerà poco, ma dopo 6 sconfitte in 7 partite, Boscaglia sembra aver capito la lezione del campo ed a poco sarebbe servito bissare le proprie scelte sulla clamorosa vittoria per 0-4 a Verona.
Dunque Novara conferma i tre difensori centrali, ma a centrocampo schiera Bolzoni al posto dello squalificato Faragò, mentre sembrava naturale un posto da titolare per Kupisz.
Ma la sorpresa più grande Boscaglia la riserva davanti, con l’impiego di Adorjan fra le linee e l’esclusione di Galabinov.
L’inizio azzurro è piuttosto complicato con il Perugia che parte subito forte, ma l’occasione più importante arriva da una svirgolata di Troest che diventa assist per Di Carmine.
Il bomber di casa gira prontamente verso la porta, dove Da Costa è semplicemente miracoloso.
Lo scampato pericolo da più animo al Novara che abbassando il ritmo, piano piano si riaggiusta e comincia a macinare, ma solo fino alla trequarti, perchè, davanti, Adorjan non regge fisicamente e per gli azzurri diventa quasi sempre complesso affondare.
Solo Sansone ha il passo e la tecnica per puntare: non a caso è proprio lui a sfondare a sinistra prima della fine di tempo, ma invece di mettere dentro per i compagni, sceglie un tiro che sfiora solo l’esterno rete.
La ripresa si apre con un Novara più manovriero, soprattutto per la maggiore intesa fra Bolzoni e Viola.
L’ex Reggina sale in cattedra e conduce le danze in mezzo, togliendo al Perugia possesso e certezze.
Il grifo arriva dalle parti di Da Costa solo una volta, grazie dall’inventiva del frizzante Guberti, bravo a pescare in verticale Di Carmine. Il bomber di casa accarezza la parte alta della traversa.
L’unica occasione costruita dagli umbri, si accompagna ad un colpo di testa dello stesso Di Carmine terminato alto di poco.
E il Novara? Comincia a graffiare un po’ solo dopo l’uscita di un impalpabile Adorjan per Di Mariano e perfeziona con efficacia il progetto “ripartenza”, con l’ingresso di Galabinov ed il cambio Bolzoni-Kupisz.
Con le nuove frecce sugli esterni, al squadra di Boscaglia finisce persino in crescendo, arrivando a sfiorare il bottino grosso, proprio con un destro di Di Mariano murato casualmente davanti alla porta, ed un tiro di controbalzo di Dickmann che per poco non viene deviato in porta. Un punto “normale” di una partita “classica”, tutti termini che servono ad un Novara in cerca di equilibrio, di provare ad evitare quegli eccessi, negativi o positivi che siano, che hanno caratterizzato fino ad ora questo scorcio di campionato.
Perugia: 1 Rosati, 6 Monaco, 7 Guberti (20 Buonaiuto 82′), 8 Ricci (4 Acampora 62′), 10 Di Carmine, 11 Dezi, 14 Volta, 17 Belmonte, 21 Nicastro (9 Bianchi 83′), 27 Di Chiara, 33 Brighi
A disposizione: 22 Elezaj, 5 Didiba, 18 Del Prete, 19 Alhassan, 23 Mancini, 30 Drole
Allenatore: Cristian Bucchi
Novara: 1 Da Costa (K); 27 Calderoni, 6 Scognamiglio, 3 Mantovani, 2 Troest, 24 Dickmann; 5 Casarini (vk), 4 Viola, 19 Bolzoni (20 Kupisz 83′); 18 Sansone (16 Galabinov 78′), 23 Adorjan (9 Di Mariano 56′)
A disposizione: 31 Pacini, 7 Bajde, 17 Armeno, 28 Selasi, 32 Lukanovic, 33 Romagna
Allenatore: Roberto Boscaglia
Arbitro: Sig. Fabrizio Pasqua di Tivoli
Assistenti: Sigg. Lorenzo Gori di Arezzo e Mauro Galetto di Rovigo
Quarto ufficiale: Sig. Giacomo Camplone di Pescara.
Ammoniti: 12′ Adorjan, 32′ Ricci (P), 52′ Nicastro (P), 62′ Viola, 89′ Monaco (P)
Calci d’angolo: Perugia 6 – Novara 2
Minuti di recupero: 1′ pt; 5′ st
Note: nell’intervallo espulso il tecnico del Perugia, Christian Bucchi