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Il Pd chiede la testa di Binatti: “Sicuri che i 500 pacchi valessero solo 11.600 euro?”

Il Pd chiede la testa di Binatti: “Sicuri che i 500 pacchi valessero solo 11.600 euro?”. Secca la replica del sindaco di Trecate: “Va bene che siamo sotto elezione, ma qui si è passato il segno. Ho la coscienza a posto”.

Da sin: Sansottera, De Stasio, Uboldi e Campa

Si allarga lo scontro fra opposizione e maggioranza dopo il caso “Jo Squillo e i pacchi per i poveri”: il gruppo consiliare di Trecate e la segreteria provinciale del Pd chiedono la testa del sindaco Federico Binatti, che replica senza mezzi termini: “Capisco che domenica si voterà per il rinnovo del Parlamento e dunque un PD che rischia di essere spazzato via si aggrappi veramente a tutto, ma in questo caso si è superato ogni limite”.

Il sindaco di Trecate Federico Binatti

Secondo i democratici “urge un confronto su quanto accaduto, che a 3 mesi dalla presentazione della nostra interrogazione non c’è mai stato – hanno dichiarato il segretario provinciale Sergio De Stasio e i consiglieri Filippo Sansottera, Marco Uboldi e Pietro Campa in una conferenza stampa – La procedura adottata dall’ormai ex vicesindaco Capoccia secondo noi è illegittima. Noi abbiamo appreso quanto accaduto (500 pacchi alimentari destinati ai poveri monetizzati in cambio di 11.600 euro per pagare gli artisti della manifestazione “Riso, gorgonzola e sapori antichi”) da un semplice accesso agli atti. Il resto della maggioranza sapeva o no? – si chiedono – Sembra evidente che c’è un problema di comunicazione interna, ma essere consiglieri significa assumersi delle responsabilità. E se per caso qualcun altro sapeva come l’operazione veniva gestita, deve alzarsi e andarsene”.

Uboldi torna anche a puntare i riflettori sui pacchi, rendendone noto il contenuto: dagli elenchi emerge che ciascuno di essi prevedeva più di 8 chilogrammi di generi di prima necessità, oltre a un litro d’olio e un altro di latte. “Per le famiglie con bimbi fino a 5 anni si aggiungono anche 360 grammi di biscotti per l’infanzia, 200 grammi di crema di riso e 10 pezzi da 100 grammi di purea di frutta. Siamo sicuri che 500 pacchi così composti e 17 catering, fra cui 2 cene di gala da 200 persone valessero 11.600 euro? – si chiede Uboldi – Questa è la cifra che Markas ha proposto. Casualmente la parcella degli artisti era di 11.595 euro…”. Pacchi che Binatti sé subito detto pronto a riacquistare: “Questo significa che i trecatesi li pagheranno due volte”.

Sansottera e Campa rincarano la dose: “Si è trattato di una vicenda imbarazzante, che ha infangato il nome della nostra città, finita su tutti i quotidiani d’Italia”. Non solo, i democratici rispolverano anche una nota, diffusa dal Comune di Trecate lo scorso 30 novembre, in cui “l’Amministrazione comunale intende fare chiarezza in merito alla polemica relativa alla manifestazione Riso Gorgonzola e Antichi Sapori (…) Per precisare la questione relativa alla sponsorizzazione da parte di Markas, ditta che gestisce la ristorazione scolastica a Trecate, si sottolinea che, per non perdere alcuni dei servizi aggiuntivi, come per esempio rinfreschi e coffee break, inseriti nell’offerta e non utilizzabili entro la fine di quest’anno, si è deciso di coinvolgere la società nella realizzazione della manifestazione: in questo modo è stato possibile realizzarla senza esborso di risorse dell’Ente, al posto di “perdere” servizi di cui il Comune potrà nuovamente fruire nel corso del 2018”. “Allora era tutto a posto – commentano i consiglieri trecatesi – Ora si vede che Binatti ha cambiato idea… Comunque sarà la Corte dei conti a esprimersi in merito: noi il 29 novembre, oltre all’interrogazione in consiglio, avevamo presentato anche un esposto alla Corte».

Binatti resta fedele alla propria linea: “Già da ieri mattina sono al lavoro per riacquistare i 500 pacchi alimentari per i bisognosi della nostra Comunità”. Nella nota sottolinea: “Ho la coscienza a posto”.