Fu esattamente un girone fa, dopo la vittoriosa trasferta di Venezia per 1-2 che il Novara di Toscano cambiò decisamente marcia, recuperando il terreno perduto all’inizio del campionato, fino a raggiungere le posizioni di vertice.
Domani all’ora di pranzo proprio contro i lagunari, gli azzurri sono chiamati ad una ulteriore accelerazione, per recuperare il punticino che attualmente avvantaggia Alessandria e Pavia, ma se possibile, per mettere un po’ di fieno in cascina utile ad assorbire eventuali punti di penalizzazione.
E’ anche l’indicazione venuta dal Presidente Massimo De Salvo, alla luce della notizia di deferimento mercoledì che ha anticipato la sfortunata trasferta di Como (sconfitta immeritata per 1-0 con rete in clamoroso fuorigioco), che in settimana ha incontrato squadra e allenatore, per far comprendere quanto sia importante che proprio dal campo, arrivino quelle risposte utili a conquistare la tanta agognata promozione.
Dieci partite al termine, da affrontare come fossero singole finali, cominciando dalla sfida contro il Venezia, con in palio 3 punti dei 30 ancora disponibili e all’andata questa stessa striscia portò a 8 vittorie, 1 pareggio ed una sola sconfitta, score che davvero dovrebbe porre al riparo l’obiettivo serie B, da qualsiasi sorpresa. I veneti arrivano al Piola dopo uno 0-0 interno privo di emozioni contro l’Arezzo.
La squadra di Serena viaggia in una zona anonima della classifica, e con 38 punti dovrebbe essere al riparo dalla zona play-out (+7 sul quintultimo) ma alla stessa distanza dagli spareggi promozione (-7), con un approccio motivazionale tutto da verificare. Squadra molle senza nulla da chiedere, oppure proprio perchè tranquilla, in cerca di divertimento e soddisfazioni?
I numeri raccontano di una squadra che fuori casa dice la sua, avendo conquistato ben 15 punti, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, con 15 reti subite e 18 realizzate. La striscia delle ultime 5 gare conferma il passo non certo accelerato, con 5 il altrettante gare:: vittoria esterna a Monza, due pareggi al Penzo con Como e Arezzo, una sconfitta interne contro il Real Vicenza ed un altro stop in trasferta contro il FeralpiSalò. Il Novara visto a Como, è una squadra che forse non ha giocato benissimo, ma ha sempre fatto la partita e concluso pressando l’avversario. La condizione fisica e la voglia di riscatto, unitamente al rientro di tre pezzi da 90 come Evacuo, Pesce e Gavazzi, sono elementi sufficienti per sperare nella vittoria e quindi nell’inizio di quella accelerazione che dovrebbe finalmente fare la differenza anche nella classifica, il tutto con l’Alessandria impegnata a Pordenone, ed il Pavia ad Arezzo. Toscano dovrà però fare i conti con la squalifica di Pablo Gonzalez (11 gol in 25 presenze) e l’assenza della giovane freccia Lorenzo Dickmann (sulla via del recupero), ma per la prima volta porta in panchina il magiaro Krisztián Adorján. Il centrocampista ex Liverpool, per alcuni ritenuto un autentico colpo del mercato estivo, fino ad ora oggetto misterioso fermo ai box per infortunio, potrebbe anche fare il suo esordio in maglia azzurra, per uno spezzone di gara che forse potrebbe avvalorare la convinzione di chi lo ritiene un autentico crack per la categoria, dunque eventuale preziosissima ulteriore arma a disposizione degli azzurri in questa fase cruciale del torneo. Nei 20 precedenti a Novara ci sono stati 10 successi azzurri, 8 pareggi e 2 affermazioni dei veneziani (nel 1957/58 e 1960/61). In occasione della Festa della donna, il gentil sesso entra in qualsiasi settore con biglietto ad 1 euro, fischio d’inizio alle 12.30 di domenica 8 marzo, con diretta di Radioazzurra (fm 92.100 oppure 100.500) a partire dalle 12, con anteprima, radiocronaca e interviste dagli spogliatoi. Poi ovviamente il resoconto qui, su Buongiornonovara!