Pulizie primaverili all’ex Campo Tav dove servirà diverso tempo prima di ripulire l’immondizia e la sporcizia che si sono accumulate nelle casette del villaggio. Proprio in questi giorni, sono iniziati i primi interventi di smantellamento delle strutture utilizzate come magazzini all’interno dell’ex-campo Tav. Certo non ci si aspettava di trovare l’ordine e la pulizia che regnano nei normali condomini o residence, ma quello che si è scoperto, aprendo le porte, diventa ulteriore conferma del fatto che il Villaggio Emmaus era diventato davvero zona franca della città.
Cumuli di abiti, scarpe, cibo scaduto (con numerose confezioni di latte in polvere prodotto da una nota casa specializzata nell’alimentazione della prima infanzia), pelli di animali scuoiati, copertoni, vecchi elettrodomestici. Ma anche alcuni proiettili, calibro 38 da carabina, conservati in una scatola. E ancora una quantità indescrivibile di materiale tecnologico, computer, maxischermi, tastiere, mouse, cavi, sia all’esterno che all’interno dei container, come si vede dalle immagini.
«Non ci aspettavamo di trovare una situazione diversa – spiega l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini – ma devo ammettere che noi stessi siamo rimasti davvero scossi rispetto a questo disastro».
Si va avanti, comunque, verso l’obiettivo di smantellare completamente l’ex campo Tav entro la fine del 2018. Il tutto attraverso contributi che verranno dati dal Comune a coloro che lasceranno volontariamente il villaggio che per tanti anni ha rappresentato una realtà a sé stante nell’ambito della città, caratterizzata da incuria totale e mancanza di controllo.