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Novara

Quasi 700 novaresi in pochi giorni aderiscono alla petizione di ReteTerra “Salviamo Agognate”

Nel giro di pochi giorni, hanno già raccolto quasi 700 firme. ReteTerra prosegue nelle sue iniziative di sensibilizzazione e contrapposizione allo sviluppo delle aree industriali di Agognate con una serie di interventi che partono da una raccolta firme a tappeto sul territorio novarese: “In pochi giorni, sono più che raddoppiate le adesioni alla lettera promossa da ReteTerra Novara “Salviamo Agognate” – spiega Alberto Pacelli – Sono 639 le cittadine ed i cittadini che hanno firmato la richiesta al Sindaco, alle consigliere ed ai consiglieri comunali di non modificare la destinazione d’uso del milione di metri quadrati di terreno agricolo di Agognate in aree logistico/industriali“.

La petizione invita Sindaco e consiglio comunale “a non compiere un’operazione che intanto non serve: consideriamo che tra Novara e comuni limitrofi ci sono 5 milioni di metri quadrati di terreno con destinazione industriale. e logistica, da anni liberi. E nessuno in questi anni ha costruito alcunché! Le aree industriali non procureranno, inoltre, alcun lavoro. E poi vorremmo ricordare al sindaco e alla maggioranza che il 3 settembre 2012 hanno votato a favore di una mozione “per la difesa del territorio del Comune di Novara e la perennizzazione delle aree agricole”, presentata dal prof Pagani. Chiediamo loro di essere coerenti, nessuno li ha costretti a votare a favore della mozione”.

Alla raccolta firme si affiancheranno altre iniziative, a partire da incontri di tipo culturale con esperti e studiosi della materia per diffondere capillarmente dil concetto di rispetto del territorio, unitamente a colloqui con studenti delle superiori e dell’università per “far sì che i giovani si sentano responsabilizzati di un’azione da condurre con una partecipazione sempre maggiore”.

Per sottoscrivere la petizione si può anche inviare una mail all’indirizzo sigi2003@gmail.com con la dicitura: “Firmo la lettera indirizzata al Sindaco, alle Consigliere ed ai Consiglieri comunali per salvare Agognate“.