Rave party sventato a Cerano dalla forze dell’ordine. Centinaia i giovani in arrivo anche da fuori nord Italia
Polizia, Carabinieri e Guardia della Finanza, hanno impedito la festa organizzata presso il capannone industriale della ditta Elmit ex Ditron in via Molino Vecchio.
Uno strano movimento di giovani alle prese con cavi ed amplificatori, nei pressi del capannone industriale della ditta Elmit (ex Ditron), ed il successivo intervento di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, che hanno bloccato sul nascere un rave party, organizzato grazie al tam tam sulla rete.
L’intervento delle forze dell’ordine coordinate dalla Questura di Novara, ha consentito di cogliere sul fatto oltre 300 giovani, che nella serata di ieri (sabato 10 ottobre) stavano approntando le attrezzature e preparandosi alla festa, altre centinaia erano in viaggio da tutto il nord Italia ed anche oltre confine, per raggiungere il novarese.
In un comunicato stampa che ha illustrato l’operazione delle forze dell’ordine, la Questura di Novara precisa che “visto il delicato momento storico che l’Italia sta attraversando, a causa della pandemia epidemiologica da Covid-19 attualmente in atto, il dispositivo di ordine pubblico si è particolarmente adoperato affinché non si avviasse una manifestazione cui avrebbero preso parte centinaia di giovani, in violazione dei decreti governativi e certamente critica dal punto di vista della potenziale diffusione del virus. Per questo, mentre una parte del contingente presidiava la ditta – allontanando tutti quei soggetti che via via raggiungevano la struttura – diverse pattuglie delle Forze dell’Ordine hanno intercettato ed allontanato, sulla strada statale che porta a Cerano, oltre 300 giovani che stavano convergendo al luogo della festa. Tale operazione induceva così ulteriori centinaia di ragazzi – ancora in viaggio, provenienti da tutto il nord Italia – a non raggiungere Cerano, alla luce della notizia che, ormai, lo svolgimento della festa era stato irrimediabilmente compromesso”.
Normalizzata la situazione, ad esito dell’intervento, sono state denunciate 6 persone, tutte pregiudicate anche per reati specifici, in concorso tra loro, per i reati di invasione di terreni, ex art. 633 c.p. e di danneggiamento ex art. 635 c.p.. Una di queste è stata denunciata anche per il reato di false dichiarazione rese ad un pubblico ufficiale sulla identità personale. Inoltre, tutto il materiale musicale che gli organizzatori avevano portato sul posto è stato sequestrato, insieme al furgone utilizzato per il trasporto di detto materiale.