Proprio non ce la fanno. Ballarè e la Giunta fanno retromarcia anche sul bando per la gestione del Faraggiana. Appena pubblicato, il bando aveva suscitato non poche perplessità dovute a restringenti vincoli che difficilmente avrebbero trovato applicazione nella realtà. La pubblicazione viene oggi corretta da un avviso integrativo che puntualizza alcuni aspetti del bando. Innanzitutto, la manutenzione straordinaria, inizialmente in capo al concessionario, passa al Comune.
“Indipendentemente dall’inserimento iniziale nel Programma delle manutenzioni proposto dal Concessionario, quest’ultimo dovrà provvedere, a sua cura e spese, anche all’effettuazione di tutte le manutenzioni ordinarie, riparative e straordinarie di rinnovo, esclusi gli interventi strutturali e quelli derivanti da calamità naturali, che si rendessero necessarie nel corso della concessione per la buona conservazione dell’immobile provvedendo ad aggiornare il Programma delle manutenzioni“.
Secondo punto su cui il bando fa retromarcia è quello relativo ai requisiti di partecipazione: inizialmente, si chiedeva che “tutti i soci o rappresentanti di imprese, associazioni, o società che depositeranno la propria proposta, dovranno avere alle spalle un curriculum che preveda anche l’esperienza passata di gestione di teatri, auditorium ecc con posti superiori alle 100 unità“. Tutti i soci… Cosa pressochè improbabile se non impossibile.
Stavolta il Comune torna sui suoi passi e chiede che “il requisito deve essere dimostrato con almeno un contratto di gestione di teatri o cinema o sale di spettacolo o auditorium con capienza
minima ciascuna non inferiore a 60 posti per ciascun soggetto che costituirà la società. Nel caso di soggetti che dichiarino di voler costituire una società o altro soggetto giuridico distinto che stipulerà l’atto di convenzionamento con il Comune di Novara, devono aver gestito complessivamente, nel triennio
precedente alla data di pubblicazione della gara almeno un teatro o cinema o sala di spettacolo o auditorium con capienza minima per ciascun teatro, sala cinematografica, sala o auditorium superiore a 100 posti. Pertanto, nel caso di società costituenda, è necessario che sia dichiarato il possesso dei requisiti prescritti in capo all’insieme dei soggetti che la compongono“.
Un passo avanti è stato fatto, altrimenti il rischio sarebbe stato quello di un bando deserto. Rimangono da rivedere altri aspetti, come il vincolo previsto di non scontrarsi con la programmazione del Coccia (vincolo molto restrittivo, in effetti) e quello relativo all’agibilità della struttura, in carico al concessionario.
Non cambiano i termini di scadenza del bando: c’è tempo fino al 30 settembre per prendere visione del disciplinare di gara, fare il sopralluogo e ufficializzare la propria proposta. E a questo punto, speriamo che ne arrivi qualcuna!