Riforma del rito abbreviato, i penalisti annunciano tre giorni di astensione. Gli avvocati “incroceranno le braccia” dall’8 al 10 maggio
Gli avvocati penalisti annunciano l’astensione dalle udienze per tre giorni, dall’8 al 10 maggio. All’astensione, deliberata dall’Unione delle Camere Penali Italiane, ha aderito anche la camera penale di Novara. La motivazione dell’astensione sta nel fatto che lo scorso 2 aprile il Parlamento ha definitivamente approvato la proposta di legge che esclude la possibilità di applicare il rito abbreviato (rito alternativo che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena) per i reati per i quali è prevista la pena dell’ergastolo (ovvero omicidio aggravato, devastazione, saccheggio e strage e ipotesi aggravate di sequestro di persona). Il provvedimento approvato prevede dunque che la richiesta di rito abbreviato per uno di questi reati sia dichiarata inammissibile dal giudice dell’udienza preliminare. Una modifica al codice di procedura penale che non ha mancato di sollevare dubbi e perplessità. “L’adozione della nuova disciplina – si legge nella delibera di Giunta dell’Unione delle Camere Penali italiane che spiega i motivi dell’astensione – avrà, secondo l’unanime parere di magistrati e avvocati un impatto devastante sulla durata di quei processi, e sulla concreta operatività delle Corti d’Assise che ora saranno letteralmente paralizzate da un carico insostenibile di processi per loro natura connotati da particolare complessità”. Sostanzialmente, per i penalisti, i processi per i reati più gravi che si celebrano con rito ordinario, possono durare anni con un allungamento dei tempi, per tutte le parti, compresi anche gli eventuali risarcimenti.