Sta già facendo discutere a Novara il ritorno in libertà dei cinque ragazzi albanesi, protagonisti del rocambolesco inseguimento in corso Risorgimento, scattato sabato mattina dopo che non si erano fermati all’alt della polizia. Il Tribunale dei minori non ha convalidato l’arresto, dopo aver fatto decadere l’accusa di tentato omicidio.
Secondo il giudice lo scontro con l’auto della polizia sarebbe stato un semplice incidente e non una mossa volontaria per fare del male. Gli agenti a bordo erano stati dimessi dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. Sono queste le risultanze che hanno indotto la Magistratura dei minori a far decadere l’accusa più grave, ritenuta peraltro non contestabile ai 4 passeggeri.
Sotto la lente c’è anche l’accusa di ricettazione: sono in corso degli accertamenti sui rapporti fra la donna di Milano che aveva denunciato il furto della Chevrolet e uno dei 5 ragazzi, trovato a casa sua dopo la fuga. In sostanza al momento è confermata solo l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale: reato per cui non è prevista la detenzione per i minori.
In queste ore molti novaresi stanno commentando la notizia sui social: non nascondono la loro perplessità sul ritorno in libertà dei 5, che durante l’inseguimento hanno rischiato di investire dei pedoni e di provocare altri incidenti. I ragazzi sono quindi tornati nella comunità per minori di cui sono ospiti, anche perché risultano avere dei precedenti, fra cui furto e rapina.