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Novara

Risparmione: “Ancora chiusi per colpa di una carta, come si fa a non fallire?”

“Dopo 3 settimane siamo ancora qui ad aspettare un pezzo di carta. Come si fa a non fallire?”. E’ lo sfogo di Luigi Albertinazzi, titolare del Risparmione di Suno. Lunedì scorso i Vigili del fuoco hanno effettuato l’ultimo sopralluogo, concordato durante l’incontro in Prefettura: “A voce ci è stato detto che c’erano le condizioni per riaprire – spiega Albertinazzi – ma manca ancora l’ok sulla carta, che dai Vigili del fuoco deve passare al Comune e poi arrivare a noi. Quanta burocrazia – commenta seccato – Nel frattempo i dipendenti sono a spasso, il magazzino è pieno e martedì siamo stati costretti a mandare via la gente”.

Da sin. Luigi Albertinazzi e Matteo Valli, componente del cda del Risparmione

Albertinazzi parla di “un mancato incasso fra i 300.000 e i 400.000 euro in 20 giorni di chiusura”. Risparmione è titolare dei muri del centro commerciale e dell’attività di vendita mobili e fai da te. Inoltre nel punto vendita sono presenti un supermercato di alimentari, un bar e due negozi di intimo e abbigliamento, i cui spazi sono dati in affitto. Nel complesso all’interno ci lavorano una settantina di addetti. La chiusura forzata, legata a ragioni di sicurezza, perdura dallo scorso 3 ottobre; nel frattempo la proprietà ha proseguito con i lavori di messa a norma degli impianti.

La pratica di nulla osta, in queste ore, è nelle mani del Comune di Suno. “Sulla base delle indicazioni e delle prescrizioni previste dai Vigili del fuoco – spiega il sindaco Riccardo Giuliani – stiamo provvedendo a modificare l’ordinanza. Speriamo di poter consegnare il documento alla proprietà a brevissimo”.

La delegazione del Comune di Suno: da sin il sindaco Giuliani, la segretaria comunale Serena De Luca e il vicesindaco Luigi Nobili