L’analisi di Deloitte sullo stato di salute (si fa per dire…) dei conti dell’Agenzia territoriale per la Casa del Piemonte orientale lascia degli strascichi gravissimi sul piano economico. Certificato un buco da 26 milioni di euro, oggi i commenti, a livello politico, sono duri: “Sono numeri drammatici – spiega il consigliere regionale di FI Diego Sozzani – a distanza di appena un anno dall’accorpamento stabilito dalla Giunta Chiamparino delle ATC. Un ridisegno che da subito ha mostrato tutti i suoi limiti ma che evidentemente è stato fatto solo su una cartina geografica senza alcuna verifica dei numeri peraltro mai forniti alle opposizioni in Regione”. Sozzani chiede, a questo punto, “una doverosa verifica su tutte le ATC del Piemonte per comprendere quale sia la reale dimensioni del problema. Drammatico che anche questa volta non vi sia un responsabile. E che a pagare sia sempre Pantalone. Grottesco che casualmente questa notizia giunga, come detto, al termine della campagna elettorale… evidentemente fino al 5 o al 19 giugno questi numeri non erano disponibili. Grottesco, come consigliere regionale, dover apprendere queste notizie dai media”.
La relazione di Deloitte fa emergere un disavanzo di oltre 26 milioni di euro: “E ad appesantire il quadro pare si aggiunga un problema di organico sottodimensionato unito alle recenti dimissioni del Direttore generale, Nicola Serravalle. Questo – conclude Sozzani – porta sicuramente ad una analisi del debito nel quadro di un già complesso bilancio regionale ma soprattutto impone un serio dibattito sulle responsabilità”.
Domani, il Consiglio regionale, sarà la prima occasione utile per affrontare il tema. “Chiederemo un atto di grande trasparenza e responsabilità – conclude Sozzani – E’ ora di finirla di far debiti da incollare ai cittadini: chi sbaglia paga. Gli atti in questione dovranno essere trasmessi alla Procura che identifichi e persegua penalmente gli autori di un così devastante debito”.
Sulla questione intervinee anche l’ex sindaco di Novara, Andrea Ballarè: “In questi anni mi sono scontrato più volte con l’immobilismo dell’Atc. I cittadini residenti nelle abitazioni chiedevano al sindaco la manutenzione delle loro case ma questa competeva e compete ad ATC. Quando è cambiata l’amministrazione regionale l’assessore Augusto Ferrari ha affrontato da subito la situazione e ha riformato l’organizzazione delle Atc piemontesi riducendo il numero, i consigli di amministrazione, i costi, gli sprechi, mettendo per la prima volta seriamente le mani nei conti. E, manco a dirlo, è emerso un buco colossale, di diverse decine di milioni di euro. Sarà un’impresa difficile risalire la china. Una impresa affidata al presidente Giuseppe Genoni che ha tutta la mia solidarietà e che avrà tutta la collaborazione mia e del gruppo consigliare del Pd”.