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Novara

Spese di rappresentanza 2: Ballarè, «Non ho bisogno di lezioni di sobrietà da parte di Zacchero»

Non pensavamo che avrebbe suscitato una reazione così piccata da parte del sindaco la semplice richiesta del pentastellato Zacchero relativa alle spese di rappresentanza del primo cittadino di Novara. Anche perchè il consigliere comunale, nella sua nota, ha specificato di dare “per scontata la buona fede del sindaco”, chiedendo solamente “assoluta trasparenza”, in un momento in cui tali spese, e in particolare quelle sostenute da Marino, stanno diventando un caso nazionale di malagestione della cosa pubblica.

La risposta immediata, ferma e dai toni decisamente permalosi di Ballarè ci lascia un po’ spiazzati: «Le notizie che in questi giorni arrivano da Roma anche a proposito della gestione delle spese di rappresentanza del sindaco, al di là del merito – che sarà giudicato da chi di dovere – certamente rischiano di mettere in discussione una volta di più la qualità del rapporto tra cittadini e istituzioni. Proprio perché credo che questi siano problemi seri e delicati,  trovo pretestuoso e sbagliato pensare, come il consigliere Zacchero ha fatto, di poter strumentalizzare la vicenda di Roma a puri fini elettorali in chiave novarese. Ciascuno, ovviamente, interpreta il proprio ruolo politico come meglio crede. Il mio modo e quello di Zacchero sono profondamente diversi. Alle sue strumentalizzazioni replico serenamente ricordano solo alcuni fatti. Fin dal primo giorno del mio mandato, utilizzo un cellulare che non è del Comune e  del quale pago personalmente le bollette».

Continua deciso il primo cittadino: «Aggiungo che se Zacchero avesse fatto lo sforzo di consultare il sito del Comune di Novara, avrebbe scoperto che nel conto consuntivo del 2014 (quello passato alla lente di ingrandimento dalla Corte dei Conti) sono certificate spese per ospitalità, pranzi e colazioni di lavoro del sindaco per il vertiginoso ammontare di 1.048,67 euro in un anno. Ricordo infine a lui e a tutti che il sindaco di Novara si sposta nelle trasferte utilizzando non una lussuosa auto blu, ma una Punto bianca a metano acquisita in leasing dal Comune.
Potrei continuare, ma bastano queste informazioni minime per far emergere come il sottoscritto non abbia bisogno di lezioni di sobrietà dal consigliere a cinque stelle».