Sul fondale del lago d’Orta a 140 mt, il robot dei Vigili del Fuoco ritrova il corpo di Enrico Faraglia
Dopo due giorni di ricerche e grazie all’ausilio di un Rov, ritrovato il corpo dell’ex parrucchiere di Nonio che lunedì stava nuotando per l’attraversata tra Oira e Crabbia.

Gli operatori al controllo remoto del Rov
Era stato visto scomparire nelle acque del lago d’Orta nel pomeriggio di lunedì 10 agosto, da allora non è più riemerso. Dopo due giorni di ricerche, il corpo di Enrico Faraglia è stato avvistato con l’ausilio di un robot, dai Vigili del Fuoco. Non stiamo parlando di un bagnate, ma di un nuotatore esperto, che con l’ausilio di una boa, stava facendo l’attraversata del lago fra Oira e la Punta di Crabbia. L’ex parrucchiere di Nonio, ora in pensione, è stato trovato quest’oggi (mercoledì 12 agosto) ad una profondità di circa 140 metri. Per le ricerche, oltre ad una squadra di Borgomanero, sono arrivati da Milano i sommozzatori con una speciale strumentazione subacquea di ricerca remota di profondità (Rov) che ha consentito di scandagliare il fondare con sonar e telecamere; a supporto una barca dei carabinieri di Omegna che unitamente ad una del Comando VVF di Novara, hanno delimitato l’area di ricerca da eventuali presenze di altri natanti.