Trecate: 30mila sacchetti per la spesa irregolari sequestrati dai Carabinieri forestali. Multati due commercianti
Trentamila sacchetti di plastica, del tipo utilizzato per la spesa, sequestrati e 5mila euro di multa ciascuno per due commercianti (un cittadino marocchino e un egiziano), nei cui negozi di alimentari a Trecate sono stati trovati, a seguito di specifico controllo, sacchetti di plastica non conformi a quanto previsto dalla legge. Ad agire i carabinieri forestali delle stazioni di Carpignano Sesia e Borgolavezzaro; tutti i sacchetti sono stati sequestrati e dovranno essere destinati a distruzione. “Dal 13 agosto dell’anno scorso – spiegano in una nota i carabinieri forestali – è entrata in vigore la nuova normativa nazionale che prevede, a decorrere dal 1° gennaio di quest’anno, il divieto di vendita e commercializzazione, da parte degli operatori commerciali, di sacchetti non biodegradabili e compostabili o, anche di plastica, ma non conformi alle previsioni di legge.In linea generale, la nuova normativa incentiva l’utilizzo di sacchetti biodegradabili e compostabili; la vendita e l’ utilizzo dei sacchi di plastica viene limitato al solo caso di contenitori riutilizzabili, di spessore congruo al loro riuso, in maniera tale da limitare al massimo la dispersione in ambiente. Nella vendita di prodotti alimentari sfusi, poi, per ragioni di igiene è imposto l’impiego di soli sacchetti monouso, biodegradabili e compostabili”. A tutto ciò si aggiunge che le nuove disposizioni di legge “prevedono che tutte le tipologie di borse debbano riportare gli elementi identificativi del produttore, nonché diciture idonee ad attestare che le borse prodotte rientrino in una delle tipologie commercializzabili, e che le stesse non possano essere fornite gratuitamente”. Obiettivo della normativa è quello di contrastare la diffusione della plastica nell’ambiente: “le più recenti ricerche dimostrano infatti che la diffusione delle plastiche e micro-plastiche si traduce, inevitabilmente, in una loro incontrollabile diffusione in natura e, in ultima istanza, anche nel ciclo alimentare”. I controlli proseguiranno “allo scopo di assicurare il pieno adempimento alla nuova normativa”.