Tumori polmonari: al Maggiore il meglio della tecnologia. L’azienda sanitaria di Novara, prima struttura pubblica in Europa, ad avere un nuovo strumento diagnostico
Li chiamano “big killer”, sono i tumori più frequenti e più letali e tra questi, quello al polmone “da solo, è pari, come tasso di mortalità, a quello di vari tumori messi insieme; solo il 20% sopravvive dopo i 5 anni”; lo ha affermato il dottor Piero Emilio Balbo, primario della Pneumologia del Maggiore nel presentare una nuova apparecchiatura di cui l’ospedale cittadino, prima struttura pubblica in Europa, si è recentemente dotato. “Si tratta – ha spiegato – di un nuovo sistema di navigazione elettromagnetica bronchiale endoscopica e percutanea. Il cancro polmonare è il più difficile da individuare allo stadio iniziale, quando i trattamenti potrebbero essere più efficaci e meno invasivi. La diagnosi precoce e la prevenzione rappresentano la principale strategia di lotta a questo tumore che, solo nel nostro paese, colpisce ogni anno 35mila persone”. Il principio sul quale si basa il nuovo strumento diagnostico è simile a quello del navigatore satellitare per individuare e “marcare” anche le più piccole lesioni polmonari periferiche in modo da poterle raggiungere con certezza e precisione e in modo sicuro per il paziente. “La procedura – ha spiegato Balbo – dura dai 35 ai 40 minuti, il paziente è sedato e non necessità di ricovero; tutto viene fatto in day hospital”. “Nel 2009 – ha aggiunto – siamo stati i primi a introdurre la navigazione elettromagnetica e i primi al mondo a dimostrare che poteva essere utilizzata anche su portatori di pacemaker”.
“La pneumologia – ha aggiunto il direttore generale Mario Minola – è una delle nostre discipline di punta e la nostra missione è quella di essere un ospedale di punta. L’apparecchiatura è stata proposta al Maggiore perché qui c’è grande professionalità”. Da lunedì scorso, quando è entrata in funzione ufficialmente, sono già stati “trattati” cinque pazienti.