Hanno tolto i cartelli che riportavano la scritta “Nuara” all’ingresso della città, definendoli “una forma istituzionalizzata degli adesivi della Padania”, poi sono stati “sollecitati” a creare un gruppo di lavoro sull’argomento, sono stati anche invitati ad andare al cinema a vedere Asterix. E dopo cinque anni di amministrazione, Ballarè si accorge che il dialetto non è così deleterio come forse poteva pensare. Ecco perchè il Comune istituisce un premio alle migliori tesi volte alla tutela e valorizzazione delle parlate locali e pubblica sul sito comunale il bando di concorso promosso dai Servizi di Promozione Culturale, Sportiva e Biblioteche. Scadenza il 15 ottobre.
Un’idea nata proprio dalla commissione mista composta da rappresentanti del Comune e delle associazioni culturali che si occupano, a Novara, di dialetto, commissione nata dopo la diatriba tra il sindaco e i sostenitori, a vari livelli, del dialetto.
“Considerato che la tesi di laurea rappresenta un momento di riflessione importante e scientificamente fondato, l’amministrazione ha stabilito di premiare la migliore tesi ed il migliore progetto di tesi dedicato alle parlate del territorio, in particolare a quelle delle località comprese tra le Regioni Piemonte, Lombardia e Canton Ticino”.
L’ambito culturale relativo alla tesi potrà riguardare la letteratura, la storia, la filologia, la lingua, le scienze o avere valenza interdisciplinare.
Gli elaborati saranno esaminati e valutati da una commissione appositamente costituita, la quale stabilirà quale sarà l’opera da premiare. Alla migliore tesi andranno 400,00 euro, mentre per il migliore progetto di laurea è previsto un premio di 600,00 euro. La premiazione dei vincitori avverrà in concomitanza con la presentazione pubblica delle tesi selezionate.
La partecipazione al bando è gratuita.