E’ una domanda che certamente vi sarete posti in questi giorni. Perché sui social impazza la moda delle secchiate di acqua ghiacciata in testa??? La causa è nobile, decisamente. Eccola: la nuova moda si chiama Ice Bucket Challenge (in italiano, “la sfida della secchiata di ghiaccio”). Chi vuole e decide di partecipare, si rovescia o si fa rovesciare addosso un secchio pieno di acqua freddissima e poi fa una donazione alla Als Association, l’organizzazione no profit americana che raccoglie fondi finalizzati a finanziare la ricerca contro la Sla e che promuove campagne di sensibilizzazione sulla malattia. Dopodichè si lancia una nuova sfida e si nominano altre persone che hanno 24 ore di tempo per raccogliere l’invito, ripetere l’operazione e fare la donazione. Il tutto viene filmato e postato sui social. L’iniziativa in poco tempo è diventata virale.
Non è la prima volta che viene lanciata questa sfida, ma ad ispirare la causa pare sia stato Pete Frates, giovane atleta ed ex capitano della squadra di baseball del Boston College, colpito dalla Sla. A metà luglio, sulla scia di ciò che spesso avviene negli spogliatoi, avrebbe cominciato a lanciare la sfida via Twitter e grazie alla rete hanno aderito all’invito personaggi di tutti i tipi e di tutto il mondo: da Mark Zuckerberg a Bill Gates, attori e sportivi e perfino Barack Obama che, furbescamente, evitando la secchiata di acqua ghiacciata si è limitato a fare una donazione. Su Wikipedia trovate la lista di tutti coloro che hanno partecipato, fino ad arrivare all’emerito Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che ha accolto la sfida di Fiorello, Laura Pausini, Francesco Facchinetti e della tennista Roberta Vinci, nominando, a sua volta, Roberto Baggio, un suo amico medico che cura i malati di Sla e tutti i direttori dei giornali.
In poche settimane, sono stati raccolti 23 milioni di dollari, una cifra mai vista in così poco tempo… La sfida continua, e chissà che qualche invito non arrivi anche a voi!